Pavoletti: «Vorrei fermarmi al Genoa»

L’attaccante tra passato, sogni e speranze

Non si è mai abbattuto Leonardo Pavoletti, che ha sempre creduto di poter fare qualcosa di buono e, quindi, non ha mollato. E ha fatto bene l’attaccante, che ha scoperto la Serie A poco prima di compiere 26 anni: pochi minuti con il Sassuolo, poi la chiamata del Genoa, con cui ha realizzato 4 gol in 8 presenze. «Anche io volevo scoprire dove potevo arrivare: in allenamento sfidavo difensori come Burdisso e qualche gol mi riusciva. Pensavo, forse ci posso stare. Da ragazzino mi sono sviluppato tardi. Ero più goffo e più lento, le promesse non avevano il mio nome. Sogno un giorno di restare tre stagioni nella stessa squadra. Comunque ho sempre fatto gol: se sei un attaccante e parti dal basso, o segni o non vai avanti», ha dichiarato Pavoletti, come riportato da La Gazzetta dello Sport.

LA SPERANZA – Fare gol è la sua vocazione, imparare la sua missione: «Qui mi sono trovato davanti Borriello. Ho notato subito che alcuni suoi movimenti sono particolari, l’ho osservato, cercando di rubargli qualcosa. In campo poi tutto viene naturale: mi lascio guidare dal corpo, senza pensare, e faccio cose che non sapevo di essere in grado di fare», ha raccontato Pavoletti, che poi sul suo futuro rivela: «Non so perché ma ho sempre desiderato giocare qui, finalmente ci sono riuscito. Biondini mi aveva detto: quello è il tuo stadio, se i genoani ti vedono giocare si innamorano. Prima o poi riuscirò a fermarmi in un posto… e questa è una piazza fantastica».