Atalanta, processo ultrà: «Il Bocia si muove come un capo di Stato»

Il ritratto del leader della curva atalantina dalle parole dell’ex capo della Digos

Il Bocia, al secolo Claudio Galimberti, si muove come un capo di stato: è questo il ritratto del leader della curva dell’Atalanta che arriva dalla testimonianza dell’ex capo della Digos, ora capo di gabinetto, della questura di Bergamo, Francesca Ferraro. Il dirigente della polizia lo ha ribadito ieri nel corso del processo che vede il Bocia imputato insieme ad altri 5 elementi della tifoseria organizzata atalantina (Pico, Conte, Leù, Paso e Rasta) per associazione per delinquere.

LE ACCUSE AL BOCIA E AD ALTRI 5 ELEMENTI DELLA CURVA – Ieri in aula sono stati ripercorsi alcuni episodi che secondo il pm Pugliese testimonierebbero l’esistenza di una associazione per delinquere come ad esempio della Berghem Fest di Alzano in cui l’ispettore Calcagno ha dichiarato di aver trovato, dopo le perquisizioni in casa del Bocia, i fumogeni della stessa marca usati al Berghem Fest di Alzano. Si tornerà in aula il prossimo 28 settembre. A riferirlo è “L’Eco di Bergamo” in edicola oggi.