Reina attacca la Juve: «Più forti in campo e fuori: hanno potere» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Juventus News

Reina attacca la Juve: «Più forti in campo e fuori: hanno potere»

Pubblicato

su

reina

Il portiere del Napoli, Pepe Reina, ha parlato della sua avventura in azzurro e ha attaccato la Juventus

Pepe Reina a gamba tesa. Il portiere del Napoli, pronto a dare l’addio al club azzurro per iniziare una nuova avventura con il Milan, ha parlato dello Scudetto vinto dalla Juventus e dei suoi anni in azzurro. Queste le sue parole al Corriere dello Sport: «Quattro anni con i napoletani? Sono stati meravigliosi dal punto di vista sportivo e umano. Ho conosciuto gente incantevole e siamo stati capaci, come squadra, di andare vicino a un sogno. Lo avremmo voluto vivere assieme, perché s’è creato un sentimento, tra noi e il pubblico, che avrebbe meritato la più indimenticabile delle conclusioni».

Secondo Reina, il Napoli non ha perso lo Scudetto a Firenze con il ko contro la Fiorentina ma la notte prima, con la vittoria della Juve sull’Inter: «Sarebbe più giusto dire che la Juventus lo ha vinto la sera prima a Milano. Sono stati più bravi di noi, non solo in campo. Rappresentano una società potente. Forse in Italia soltanto il Milan e l’Inter hanno questa forza. Se ci è mancato qualcosa? Il destino, in quel week-end, ha deciso per noi. A volte mi viene da pensare e mi dico: magari non eravamo abituati a vincere, dunque è venuta meno quella abitudine di prenderci partite sporche. Poi rifletto e mi accorgo che nove o dieci volte siamo andati in svantaggio e le abbiamo ribaltate. Non c’è una ragione, né me la sono fatta. Ma sono orgoglioso».

Il portiere ha poi parlato delle sue amicizie con alcuni boss della camorra: «Penso di essere trasparente e di poter essere definito assolutamente limpido. Ci sono vicende che non appartengono al mio vissuto. Ho letto e sentito troppe sciocchezze. Io mi sono spontaneamente presentato alla magistratura ordinaria proprio per ribadire la mia assoluta estraneità a tutto ciò che è stato raccontato e che con il calcio e la mia persona nulla hanno a che vedere. Il mio amico Manolo Iengo, l’avvocato che mi segue e mi tutela nel procedimento sportivo, avrà modo di dimostrare chi sia Pepe Reina, ammesso che non si sia capito».