Roma, Burdisso: "Importante la vittoria di Milano, lo scudetto..." - Calcio News 24
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2012

Roma, Burdisso: “Importante la vittoria di Milano, lo scudetto…”

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ROMA BURDISSO – Nicolas Burdisso è stato intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport. Il difensore argentino della Roma, partendo dal successo di domenica scorsa sul campo dell’Inter, ha parlato delle chances dei giallorossi di recitare un ruolo importante nella corsa allo scudetto, traguardo al quale l’ex nerazzurro crede: “La vittoria di Milano è una cosa buona, importante. Ma noi dobbiamo restare con i piedi per terra, perché a Roma ci si illude facilmente. In questo senso la sosta ci aiuterà a metabolizzare il risultato di Milano e a rimetterci al lavoro con umiltà e determinazione. Lo scudetto? La parola non mi fa paura, perché non sono scaramantico. Perciò dico: la Roma merita di vincere, il suo posto è tra le società che vincono. Quindi l’obiettivo minimo è giocarsela fino in fondo. Che squadra ho ritrovato? Una Roma più matura, grazie al rinnovamento dell’organico. La società è la stessa, la squadra no. In più che Zeman che ha più esperienza e più storia di Luis Enrique ma ha le stesse idee di chi l’ha preceduto: vuole giocare su tutti i campi per vincere. Cosa ha sbagliato Luis Enrique? Premesso che dopo un campionato così la colpa non può essere attribuita esclusivamente all’allenatore, Luis ha pagato l’inesperienza. Solo quello. Ma è un bravo tecnico e una persona coinvolgente, sicura delle proprie idee. Zeman? Me lo avevano descritto come un allenatore che non curava la fase difensiva. Invece è molto attento ed equilibrato. In poche parole fa capire cosa vuole dai giocatori. Ha uno stile di comportamento che mi piace e che può essere d’aiuto ai giovani. Che impressione mi ha fatto Castan? Ottima. È un giocatore esperto e serio, che sa quando deve anticipare e quando deve ripiegare. Io cerco di fargli capire come giocano certi calciatori che forse lui ancora non conosce. Marquinhos e Romagnoli? Sono molto bravi. Marquinhos è velocissimo, ha una forza fisica che si nota subito. Romagnoli invece è il tipico centrale italiano, ben posizionato, difficile da saltare, bravo tatticamente. E gioca il pallone senza buttarlo mai via. Quali sono le nostre rivali? La Juventus è la più forte: a lei dovremo cercare di strappare lo scudetto. Invece mi pare che le milanesi abbiano perso qualcosa. E lo stesso Napoli, senza Lavezzi, è diverso. Ma non dobbiamo pensare agli altri. Dobbiamo ragionare su noi stessi, con la convinzione di fare una grande stagione. Se resto a Roma per sempre? Non mi piacciono questi annunci, perché nel calcio le cose cambiano. Magari nel 2014, quando mi scadrà il contratto, sarà la Roma a non volermi più perché non ho meritato di continuare. Di sicuro ho apprezzato tanto il gesto dei dirigenti dello scorso anno: subito dopo l’operazione al ginocchio, mi hanno proposto di prolungare il contratto. È una dimostrazione di stima che non dimenticherò. Sono stato io a chiedere di rimandare il discorso.