Kondogbia out, l'Inter cambia modulo - Calcio News 24
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Kondogbia out, l’Inter cambia modulo

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Possibile il passaggio al 4-4-2, bocciato ancora una volta Felipe Melo

In e out: possibile cambio delle ultime ore in casa Inter in vista della sfida contro la Roma in programma per questa sera allo Stadio Olimpico. Potrebbe infatti finire out Geoffrey Kondogbia: il centrocampista francese, reduce da un piccolo infortunio che gli ha impedito di allenarsi ad inizio settimana, non sarebbe al momento al top della forma e potrebbe essere messo dall’allenatore nerazzurro Roberto Mancini in panchina, almeno a inizio gara. A questo punto, qualora Kondogbia dovesse finire fuori, verrebbe messo dentro al suo posto il connazionale Jonathan Biabiany, che però è un attaccante esterno: ipotizzabile dunque un vero e proprio cambio di modulo da parte di Mancini, che potrebbe passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1 o, ancora meglio, ad un 4-4-2 con Biabiany esterno largo di centrocampo. Nel corso della settimana del resto lo stesso Mancini avevo fatto allenare la squadra in vista dello scontro di questa sera proprio con diversi moduli in campo: nell’eventualità, la defezione di Kondogbia, comunque prevista, non sarebbe un grosso problema dal punto di vista tattico.

INTER: FELIPE MELO BOCCIATO – Piuttosto, qualora dovesse davvero scendere in campo Biabiany al posto di Kondogbia, sarebbe praticamente ufficiale e decretata la bocciatura di Felipe Melo: il centrocampista brasiliano, al momento, non sarebbe più visto da Mancini nemmeno come possibile alternativa al francese. Lo stesso Mancini ieri in conferenza stampa non aveva dato grosse certezze sulla presenza in campo di Kondogbia, che nelle ultime apparizioni era parso decisamente in miglioramento rispetto ad inizio campionato, senza però dare indicazioni su chi avrebbe giocato al suo posto. Mancini insomma non aveva mai parlato di Melo, confermando in qualche modo le voci che vorrebbe il brasiliano in rotta con l’allenatore e, al netto delle smentite, ormai ad un passo dall’addio dai nerazzurri, messo da parte nelle gerarchie e praticamente sempre ai margini del gruppo di cui fino a qualche mese fa era leader.