2012
Roma, Lamela: “Scudetto? Juventus favorita, ma lotteremo. In futuro la Liga, ma…”
ROMA ERIK LAMELA – Ancora non è certo del posto da titolare visto il ballottaggio con Nico Lopez e Francesco Totti, ma Erik Lamela (19) pare convinto di poter strappare il posto al compagno ed avere la sua grande chance a San Siro contro l’Inter nella seconda gioranta di campionato. L’argentino ha parlato in esclusiva a “La Gazzetta dello Sport“, dove ha raccontato le sue emozioni in vista della stagione nella quale tutti si attendono la sua consacrazione dopo i 20 milioni investiti lo scorso anno dai giallorossi per averlo dal River Plate. Queste alcune delle sue dichiarazioni più importanti: “Se valgo tutti i soldi che sono stato pagato? Mah, io non so nemmeno quanto sono costato. Non mi è venuto mai in mente di essere stato pagato troppo. Le critiche per un calciatore ci sono sempre, perciò non sento la pressione. Le radio locali? Io non le sento mai. Meglio ascoltare la musica. Cosa non rifarei dell’anno scorso? Lo sputo e l’espulsione che ho ricevuto contro la Juventus. Ma ho imparato la lezione. La mia griglia delle favorite per il campionato? La Juventus è davanti a tutti perché è campione, per il gioco e i giocatori. Poi ci siamo noi e l’Inter. Mi piace anche il Napoli e credo che la sorpresa sarà la Fiorentina. L’obiettivo? Tutti pensiamo allo scudetto, il traguardo minimo è entrare in Champions League. E’ un peccato non giocare in Europa, anche perché ci sarebbe più spazio per tutti. Per quello che mi riguarda, vorrei segnare un po’ di più (cinque reti la scorsa stagione, n.d.r.). La sfida contro l’Inter? Possiamo anche andare a vincere a Milano, ma mi aspetto una partita con diversi gol, minimo due. Loro sono forti, mi fanno paura soprattutto Milito e Palacio. Difficile trovare spazio con la concorrenza? Non mi preoccupa, ho tanto da imparare. Meglio se c’è tanta rivalità, è uno stimolo in più. Il tecnico non prevede il trequartista? È un problema, ma si può imparare. Forse farei meglio il trequartista, ma adesso sono un attaccante e devo fare gol. Zeman dice che io e Lopez lo abbiamo capito poco? Adesso però credo di aver capito. D’altronde solo domenica abbiamo cominciato a giocare per davvero. I più forti giocatori che ho incontrato? Tra gli avversari Pirlo, tra i compagni Falcao dell’Atletico Madrid. Già quando era nel River Plate era un fenomeno. La crisi del calcio italiano? Non sono preoccupato di questa crisi. È vero che tante stelle sono andate via, ma ci sono ancora grandi campioni e altri ne arriveranno. In futuro andare altrove potrebbe essere interessante. Forse per le mie caratteristiche sarebbe meglio la Liga, ma ora sto bene a Roma e non ci penso“.