2012
Roma, presentato Zeman: “Voglio far divertire la gente”
La redazione di CalcioNews24.com seguirà in diretta la conferenza stampa di Zdenek Zeman, nuovo allenatore della Roma. Il tecnico boemo, che ieri ha firmato un contratto di due anni, viene presentato al fianco del direttore generale Franco Baldini.
La conferenza stampa viene aperta da Baldini: “Diamo il bentornato a Zeman. Vogliamo chiarire che Zeman lo abbiamo scelto in maniera ponderata, non è una scelta di ripiego, anche perchè volevamo rispettare i suoi impegni con la sua precedente squadra. Nessuno ci ha mai detto di no, e questo ci rende molto orgogliosi.”
Parte la conferenza di Zeman: “Ringrazio la società che ha avuto fiducia in me e mi ha fatto tornare a Roma. Spero di costruire qualcosa di importante.”
Cosa mi ha convinto a tornare a Roma? “Io vivo a Roma da 18 anni, sento mia questa città e quando andai via nel 1999, mi sono prefissato che un giorno sarei tornato qui. Sono contento e spero che al termine della stagione non sarò l’unico ad esserlo.”
Sono tornato per vincere? “Non ho mai visto nessuno che pensa ad allenare o a giocare per non vincere. Ci si deve credere.”
Se ho mai pensato di essere richiamato? “Nel 2006 ero stato abbastanza vicino a tornare, ma in un interrogatorio si legge che non si poteva.”
È meglio lavorare con i giovani che con i campioni? “Pescara è l’esempio più calzante, visto che avevo 6 giovani e sei ‘grandi’. È chiaro che un allenatore preferisce allenare i giovani, che hanno voglia di imparare, ma non è detto che i vecchi non lo facciano.”
Verratti o De Rossi centrale ? “Non rispondo a queste domande, prima dobbiamo cercare di capire chi è sul mercato e chi no. Marco ha fatto un grande campionato, ma attualmente non c’è nessun discorso.”
Come gestirò Totti? “È un tesserato come tanti altri, vedrò come gestirlo di volta in volta.”
Vietato parlare di arbitri? “Per me è sbagliato, ma se la società me lo chiede non parlerò di arbitri.”
De Rossi? “Per me è un centrocampista, se ci saranno delle necessità potrei anche schierarlo in difesa.”
Ritorno a Roma come una rivincita? “No, per me non era un problema allenare in categorie inferiori, a me interessa sempre insegnare calcio a un gruppo di giocatori. Spero che la squadra farà divertire la gente, è chiaro che a tutti non possono piacere le stesse cose, specialmente nel mondo del calcio. Spero di convincere anche gli scettici, sul fatto che siamo sulla buona strada e che stiamo facendo un buon lavoro.”
Obiettivi? “Voglio far divertire la gente e dare delle emozioni.”
Cambiamenti tattici? “Mi conviene dire che sono cambiato, ma alla fine parla sempre il campo.”
Domanda a Baldini sul ritorno di Zeman come pezza messa sulle dichiarazioni di Sensi nel 1999: “L’anno scorso Zeman ha fatto divertire e non ha fatto innamorare solo Pescara, ma tutti quelli che aspirano di vedere qualcosa per cui valga la pena di andare allo stadio. Per questo ho detto che ha meritato di tornare a Roma.”
Torna a parlare Zeman: “Io ho sempre fatto calcio, ad Avellino, a Lecce e a Foggia. Non è nè una rivincita, nè una questione di rabbia, ma credo che avrei potuto dare qualcosa di più. Per me la preparazione fisica è alla base del lavoro di una stagione, spero che i cambiamenti che dovrò portare non causeranno dei problemi nel raggiungimento dei risultati. Non so ancora come sarà questa Roma, so che ci sono dei giocatori importanti e vedremo come giocheranno man mano che ci prepareremo. Oggi non voglio fare nomi e cognomi, il mercato parte il 1° luglio, siamo ancora lontani e dobbiamo valutare alcune cose. Speriamo di trovare i giocatori che facciano al caso nostro.”
Caso scommesse? “Il calcio è appena entrato in questa nuova realtà, speriamo che ne possa uscire ma ci vorrà del tempo. Noi vogliamo essere credibili e dimostrare che si può fare calcio, anche con il fair-play e il rispetto per l’avversario.”
Il derby? “Ci sono sempre tre punti. Io come allenatore devo pensare solo a far conquistare tre punti alla squadra, sia contro la Lazio, sia contro la Juve, sia contro l’Inter. Per me i derby più belli sono quelli delle tribune, di solito si vede più spettacolo lì che in campo.”
Se ho paura del popolo romanista? “No, non c’è paura. So che la tifoseria sta sempre vicino alla squadra e spero che lo faccia anche quest’anno, per aiutare i ragazzi a migliorarsi.”
Analogie tra il calcio di prima e quello attuale? “Se ci sarebbero stato gli stessi presupposti del ’98 non sarei tornato a Roma, quindi spero di no.”
L’importanza di un allenatore a Roma? “Per me un allenatore è sempre importante, perchè riesce a dare un comportamento e un’idea di gioco alla squadra. Poi ci sono quelle squadre che non hanno bisogno delle idee di un allenatore.”