Salvatore Esposito: «Napoli: società e tifo organizzato, trovate un accordo!»
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Salvatore Esposito: «Napoli: società e tifo organizzato, trovate un accordo!»

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Salvatore Esposito

Le parole di Salvatore Esposito, noto attore napoletano, sugli scontri tra il tifo organizzato e la società

Noto soprattutto per l’interpretazione di Genny in Gomorra, Salvatore Esposito ha pubblicato un tweet nel quale chiede a tutte le componenti del Napoli e della città di ricompattarsi dopo i problemi emersi nella gara con il Milan, con lo sciopero del tifo e le tensioni in curva.

Oggi ribadisce e approfondisce il messaggio parlando con La Gazzetta dello Sport.

LA SITUAZIONE «Stiamo vivendo una delle annate più belle di sempre. Per il calcio e per la città, che ogni giorno conta tantissimi turisti. E nel momento più bello, anni di incomprensioni tra la tifoseria organizzata e il presidente De Laurentiis hanno portato alle scene che abbiamo visto. Quanto accaduto fa più male della sconfitta col Milan…».
SCIOPERO DEL TIFO«I tifosi si sentono tartassati: giustissimo che ci sia un controllo attento quando si tratta di cose illegali, ma poi bisogna venirsi incontro sulle questioni più semplici. Ai napoletani è stato vietato di introdurre bandiere, striscioni, tamburi, poi arrivano le tifoserie avversarie e fanno quello che vogliono, introducendo anche bombe carta come accaduto con la Lazio».
LA SOLUZIONE«Società, tifosi, istituzioni devono sedersi attorno a un tavolo, proporre idee e trovare le soluzioni come hanno fatto al Bayern. Gruppi organizzati e società dovrebbero trovare un punto di incontro, magari riservando allo stadio determinati spazi agli ultrà e le curve stesse. Un accordo farebbe felici tutti: bisogna godere della bellezza di questo Napoli e accompagnarlo con uno stadio che torni un valore aggiunto».
CAROPREZZI«Tanti fattori hanno inciso, ma questo è anche naturale, soprattutto in Champions. Quanto pagano a San Siro? A Lisbona? E per City-Bayern? Sarebbe opportuno premiare i più fedeli e pensare al modo per riempire lo stadio di abbonati: il Napoli ne registra pochissimi. Semmai è giusto che ci sia equilibrio tra i prezzi dello stesso settore: i posti inferiori, dove non si vede granché, non possono costare come quelli dell’anello superiore».