Sassuolo, Dionisi: «Dobbiamo fare mea culpa»
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Sassuolo, Dionisi: «Dobbiamo fare mea culpa»

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Le parole di Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, dopo la sconfitta subita dai neroverdi contro il Torino

Alessio Dionisi ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta del Sassuolo contro il Torino. Di seguito le sue parole.

SCONFITTA – «É mancato un po’ di spirito. Abbiamo sbagliato tecnicamente, perchè abbiamo mandato più in porta noi il Torino che il Torino stesso. Sulle riconquiste abbiamo giocato in orizzontale e abbiamo subito gol. L’approccio non è stato ideale, riesci a stare in partita, nel secondo ripartiamo mettendoci in difficoltà, la riprendiamo ma se poi concediamo ripartenze su errori nostri fa male, mi dà fastidio. Sono arrabbiato».

MESSO IN DIFFICOLTA’ LE BIG – «É particolare pensare che sei punti li abbiamo fatti contro Juve e Inter meritatamente, penso di non essere smentito. Dobbiamo fare mea culpa, non solo io perchè è solo mentale. Sembra che non si voglia difendere con la stessa attenzione perché non puoi essere una squadra col pallone e una senza. Il mea culpa lo faccio e lo dobbiamo far tutti perchè siamo superficiali. Onestamente poi sembra che il campo si raddoppi contro squadre superiori al nostro ma inferiori alle due citate. Tecnicamente le prepariamo allo stesso modo. Poi possiamo far meglio, sì, è demerito dell’allenatore, anche. Però qualcuno ci mette sempre, qualcuno non ci mette qualche volta e questo non va bene».

SOFFERTO A SINISTRA – «Ad un certo punto abbiamo fatto le correzioni che abbiamo cercato di fare con la Juve. Stiamo parlando di due squadre importanti ma la Juve è la Juve. Con la Juve ti sei difeso bene, oggi no. Merito del Torino, noi abbiamo attaccato poco gli spazi ma perchè non abbiamo fatto la partita giusta senza palla. Dopo è difficile se giochi in orizzontale quando devi giocare in avanti, se ti lamenti quando ti fanno fallo e non lo fischiano. Non è questo l’atteggiamento e questo atteggiamento non c’è quando giochiamo certe partite. E questo mi fa più che arrabbiare. Ovviamente non mi tiro indietro. L’allenatore ha meriti e demeriti».

SQUADRA IN CRISI – «No. Sicuramente potevamo far meglio in queste undici partite. Poi sta a noi dimostrare che non siamo in crisi. Loro sono una squadra costruita per la metà alta della classifica. Se non stai dentro per partite rischi di andare in crisi. Per noi non lo siamo perchè abbiamo valori tecnici e umani ma siamo leggeri. Oggi questa presunzione l’abbiamo pagata».