2015
Di Francesco: «Vrsaljko e Berardi da top club»
L’allenatore del Sassuolo: «Hanno qualità importanti, da big»
Le sfide contro la Roma hanno sempre un sapore particolare per Eusebio Di Francesco, che aveva scelto di vivere nella capitale e che invece ha dovuto girare per l’Italia. Oggi l’allenatore del Sassuolo proverà a fare uno sgarbo alla sua squadra con cui si è messo in mostra da calciatore. Le statistiche sono dalla sua parte: in due volte all’Olimpico non ha mai perso. Non ha paura Di Francesco, nemmeno dopo il pareggio dei giallorossi contro il Barcellona in Champions League.
GLI AVVERSARI – «Ho visto un’ottima squadra, non voglio dire grande, ma dal punto di vista del temperamento e dell’applicazione mi è piaciuta. La Roma ha dimostrato di aver capito la lezione con il Bayern e ha giocato una partita diversa. Ha maggiori doti tecniche, ha cambiato nei ruoli dove aveva bisogno di più qualità, ha grandissime alternative nelle fase offensiva. Forse sono un po’ corti a centrocampo, ma davanti hanno attaccanti per giocare in tutti i modi. A partire da Dzeko, che per me è fortissimo», ha dichiarato il tecnico neroverde ai microfoni del Corriere dello Sport.
GIOIELLI – Inevitabile il riferimento al gol di Alessandro Florenzi, entrato nella storia del calcio: «Ha fatto una giocata straordinaria, per il pensiero, per come era messo con il corpo, per la forza che ha dato alla palla. Florenzi è un giocatore straordinario per come sa stare in campo. Dove lo metti sta. Sa far tutto e bene. E’ il prototipo del calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere», ha spiegato Di Francesco, che poi ha parlato dell’assenza di Sime Vrsaljko, il quale è squalificato: «E’ un giocatore che abbiamo voluto trattenere a tutti i costi, nonostante le tante richieste che avevamo ricevuto. Il Milan, il Napoli lo volevano. Deve dare continuità di prestazioni, ma non ce ne sono tanti in giro come lui. Già si intravedono qualità importanti». Un altro giocatore in vetrina è Domenico Berardi, finito nel mirino del Barcellona: «Non lo so, adesso gioca nel Sassuolo e ce lo godiamo. Deve completarsi, ma per me è un giocatore da grande squadra. Lo ha dimostrato con i numeri, quelli contano. Deve mantenere quel desiderio, quella umiltà nel lavoro. Si è disciplinato tantissimo, ha grande voglia di lavorare. Quando si integra si fa voler bene da tutti. Non è mai stato un caso, va solo accompagnato».
PROSPETTIVE – Dopo aver elogiato le doti di Antonio Floro Flores, che sta bene sia fisicamente che psicologicamente, avendo trovato l’ambiente giusto per mettersi in mostra, Di Francesco ha parlato delle prospettive del Sassuolo, pronto a giocarsela contro la Roma: «Al terzo anno cerchiamo una grande continuità di lavoro. Prima raggiungiamo i 40 punti poi cercheremo di toglierci qualche soddisfazione». Ma a proposito di prospettive si finisce a parlare anche di quelle a livello personali: «Ogni anno faccio delle scelte. Anche quest’anno ho fatto quella di restare a Sassuolo senza prendere in considerazione altri discorsi. Ho voluto continuare a lavorare in una società che ha un grandissimo futuro».
IL CAPITANO – Infine, dopo aver parlato del rapporto con il patron Squinzi, che entra poco nel merito, ha parlato di Francesco Totti, che pur giocando meno resta comunque uno dei maggiori pericoli: «L’ho detto ai miei nell’ultimo allenamento. Quando Totti gioca ha sempre il colpo decisivo. Totti allenatore? Lui scherzando mi dice che vuole fare il vice. Non lo so, fai fatica a parlare di uno che non vuole smettere. Quando arriverà il momento Francesco saprà scegliere il suo ruolo».