Serie C, la curva della SPAL contro Tacopina: «Vattene»
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Serie C, la curva della SPAL contro Tacopina: «Vattene»

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Serie C, duro comunicato dei tifosi della SPAL contro Joe Tacopina: «Ci deve vendere ad una nuova proprietà»

Prima della sfida di Coppa Italia di Serie C tra SPAL e Sestri Levante, la curva della squadra di Ferrara ha rilasciato un lungo comunicato contro la proprietà di Joe Tacopina. Di seguito le loro parole.

«Nel giorno della partita di Coppa Italia contro il Sestri Levante e a pochi giorni di distanza dall’insediamento del nuovo mister, al quale va il nostro più sincero in bocca al lupo per il difficile compito che lo aspetta, ci troviamo nuovamente a sentire l’esigenza di esprimere la nostra posizione per chiarezza verso la tifoseria, perché il nostro atteggiamento dentro e fuori lo stadio venga compreso appieno. La prima cosa che vogliamo sottolineare è che, come già detto in precedenza, non vogliamo confondere l’operato societario con quello della squadra. A quest’ultima a inizio stagione avevamo garantito il nostro sostegno e oggi lo rinnoviamo. Siamo consapevoli che l’ambiente in cui si trova ad operare la squadra sia difficile e tossico, altrimenti non si spiega come decine e decine di giocatori diversi, 6 mister e 6 tra direttori tecnici e sportivi che si sono avvicendati in questi ultimi 3 anni abbiano sempre reso al di sotto delle loro potenzialità e del loro curriculum.

Non accettiamo e non accetteremo però che questa situazione venga utilizzata come alibi. Dalla squadra e dal nuovo mister ci aspettiamo il massimo impegno, ci aspettiamo che vengano onorati i nostri colori e ci aspettiamo prestazioni completamente diverse da quelle che abbiamo visto fino ad ora.
Sperando che mister Colucci operi le opportune modifiche tattiche e tecniche che mister Di Carlo non ha voluto o potuto (non lo sappiamo visto che ci è stato negato di incontrarlo) mettere in campo, ci aspettiamo allo stesso modo che i giocatori, anche i più esperti e blasonati, lo seguano fiduciosi nonostante la sua breve carriera e che creino le condizioni per avere uno spogliatoio pronto a dar battaglia su e giù per lo Stivale.

Se vedremo questo avrete il nostro sostegno, il nostro tifo incessante e incondizionato. Se non lo vedremo sarete opportunamente pungolati, e se protesteremo anche contro di voi sarà solo per il vostro e nostro bene, per il bene della S.P.A.L. e dei nostri colori. Trasciniamoci a vicenda e cominciamo a dar battaglia! È ormai giunta l’ora e non ci sono altre possibilità. Sul fronte societario, in primis per quanto concerne la figura del proprietario Joseph Tacopina, nonostante la rottura già annunciata il 26 giugno 2023, per il bene supremo della nostra S.P.A.L. (che ribadiamo venire sempre prima di ogni altra cosa), fino a questo momento siamo sempre stati in silenzio allo stadio senza mai eccedere nelle provocazioni. L’unica eccezione è stata quella in occasione del lancio del pallone in curva durante S.P.A.L. Lucchese quando è partito un coro SPONTANEO indirizzato al proprietario in seguito all’incompensibile sceneggiata a cui ci ha sottoposti. Ora le cose cambieranno. Perché?

Perché dopo averci piantato in faccia il dito medio nello stesso istante in cui ci stava facendo retrocedere al termine di un campionato durante il quale avevamo dato tutto (sempre presenti ad ogni trasferta e al Paolo Mazza in gran numero, con l’organizzazione del maggior numero di coreografie mai realizzate durante una stagione sportiva), dopo aver rifiutato di partecipare a un chiarimento faccia a faccia da lui stesso proposto (per poi accusarci falsamente, addirittura tramite COMUNICATO UFFICIALE, di esserci inventati data e ora dell’appuntamento fissato), dopo aver dimostrato disinteresse totale verso i tifosi acconsentendo a giocare il recupero contro la Lucchese in giorno feriale e in orario pomeridiano, dopo averci negato per ben 2 volte di incontrare mister Di Carlo che volevamo conoscere per capire le sensazioni che stava provando con la squadra in modo da poterli sostenere al meglio, dopo aver avuto informazioni dirette che alcuni collaboratori non tesserati e non direttamente assunti dalla S.P.A.L. non sono stati puntualmente e regolarmente pagati, dopo averci sempre opportunamente nascosto da dove arrivano i soldi che investe, dopo averci trascinato sempre più in basso e dilapidato un patrimonio per noi inestimabile e accumulato con anni di sudore e sacrifici, dopo tutto questo, per l’ennesima volta, SIAMO STATI ANCHE SOTTOPOSTI ALL’ENNESIMA SNERVANTE PRESA PER IL CULO DI DOVERCI SORBIRE PAROLE E OBBIETTIVI STAGIONALI CHE VENGONO PUNTUALMENTE SMENTITI DAI FATTI E DALLE RISORSE REALMENTE INVESTITE.E TUTTO QUESTO A FRONTE DI UNA TIFOSERIA CHE L’HA RIPAGATO CON 5.000 ABBONAMENTI.

ORA ABBIAMO LA CERTEZZA CHE CON QUESTO PROPRIETARIO ALLA GUIDA LA NOSTRA S.P.A.L. NON HA NESSUN FUTURO, DA ORA IN AVANTI NON MANCHEREMO AD OGNI PARTITIA DI FARGLI SAPERE QUELLO CHE PENSIAMO DI LUI, DI RICORDARGLI CHE L’UNICA COSA BUONA , ONESTA ED ETICAMENTE APPREZZABILE CHE PUÒ FARE, DOPO AVERCI ORMAI SPREMUTO FINO ALL’ULTIMA GOCCIA DI SOPPORTAZIONE, È VENDERCI A UNA NUOVA PROPRIETÀ».