Sorteggi Champions, l’analisi: ride la Juve, attento Milan, impresa Napoli - Calcio News 24
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2013

Sorteggi Champions, l’analisi: ride la Juve, attento Milan, impresa Napoli

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Ecco i gruppi: Juve e Real, ancora Milan e Barcellona. Che girone per i partenopei, ma era prevedibile

I gironi eliminatori della prossima edizione della Champions League sono da qualche ora realtà: l’urna di Montecarlo ha assegnato alla Juventus il gruppo B con Real Madrid, Galatasaray e Copenaghen; al Napoli il gruppo F con Arsenal, Olympique Marsiglia e Borussia Dortmund; al Milan il gruppo H con Barcellona, Ajax e Celtic. Ecco un’analisi dei livelli di difficoltà che aspettano al varco le tre rappresentanti italiane.

GRUPPO B, LA JUVE PUO’ SORRIDERE – Se è vero che la prima fascia ha riservato ai bianconeri una delle esponenti più accreditate a livello mondiale – un Real Madrid sempre più forte e pronto a scagliare l’assalto alla decima Champions League della sua splendida storia – le altre realtà del girone sono assolutamente alla portata di una squadra già molto forte come la Juventus: il Galatasaray può vantare all’interno del suo organico attori del calibro di Sneijder e Drogba, ma è altrettanto indubitabile che il resto della rosa sia piuttosto lacunoso e che – al netto di una trasferta insidiosa come quella di Istanbul – la squadra di Conte ha tutte le carte in regola per superare agevolmente l’ostacolo. Copenaghen pronto a recitare il ruolo di vittima sacrificale: non si intravedono in squadra pedine che possano elevare il livello medio e rendere competitivo, a determinati livelli, una realtà piuttosto modesta.

GRUPPO F, CHE SCALATA PER IL NAPOLI – Fattore piuttosto prevedibile alla vigilia: il Napoli paga, rispetto a Milan e Juventus, la fascia d’appartenenza. La quarta non permette, a meno di particolari colpi di fortuna, di ottenere un girone comodo. E se dalla prima e seconda fascia non erano arrivate squadre proibitive, competitive sì ma non insormontabili, è paradossalmente la terza fascia – con il bussolotto che ha sfornato il nome del Borussia Dortmund – a scompensare i piani della banda Benitez. Il girone è decisamente complesso: l’Arsenal ha un centrocampo di assoluto livello ed una tradizione europea di primissimo rilievo, il Marsiglia uno stadio feroce quanto il San Paolo ed una squadra che, seppur non complessivamente fortissima, vanta interpreti che possono elevare la qualità, vedi N’Koulou, Valbuena e Payet. Poco da aggiungere sul Borussia Dortmund: il nome parla da sé, il miracolo tedesco firmato Jurgen Klopp ha saputo abbinare rispetto dei conti, valorizzazione dei giovani e risultati mostruosi. Un modello che oramai fa da riferimento per l’intero movimento calcistico mondiale.

GRUPPO H, QUANTI TRIONFI! – E’ il girone della tradizione: 7 Champions League alzate dal Milan, 4 dal Barcellona e dall’Ajax, una dal Celtic. Sedici trofei che la dicono lunga sull’abilità di questi club nel vivere ed affermarsi ai massimi livelli dell’espressione calcistica internazionale: proprio per tale ragione risulta complesso azzardare pronostici che possono poi rivelarsi piuttosto sballati. Ad ogni modo, almeno sulla carta, Barcellona e Milan sembrano avanti e dunque possono centrare il traguardo della qualificazione: pochi dubbi sull’armata blaugrana, forte anche dell’innesto del fenomeno Neymar, il Milan può essere insidiato dall’Ajax ma conta sul suo attacco devastante per avere la meglio su una squadra come al solito giovanissima (età media di 23.4 anni) ma, rispetto al passato, non dotata di quegli elementi in grado di fare la differenza. Brutto colpo la cessione di Christian Eriksen al Tottenham, gli olandesi perdono il loro punto di riferimento totale. Anche il Celtic è un gruppo molto giovane che si è garantito l’accesso alla fase a gironi proprio all’ultimo respiro contro il modesto Shakhter Karagandy, realtà militante nel campionato kazako. Milan avanti dunque, almeno per la seconda piazza, ma occhio ai cali di tensione.