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STATS – Ligue 1: il Monaco è in testa e non ha le coppe, ma il Psg ha superato il momento no

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Una cosa che fa notizia è che si sia arrivati alla prima pausa per le nazionali con Luis Enrique non in testa alla classifica

Quando si osservano i campionati che hanno non solo un favorito, ma addirittura un padrone pressoché sicuro di vincere, la suspense è relativa e rischia di essere concentrata tutta nelle prime battute. Perché poi è difficile che, una volta conquistato il primato, non si allunghi in maniera sostenuta o anche solo si inizi a fiaccare il morale di chi dovrebbe proporre una controffensiva. Sono discorsi che valgono per la Germania con il monopolio del Bayern o per la Francia dove sembra quasi inconcepibile pensare che al Psg possa sfuggire un titolo. Proprio per questo fa notizia che si sia arrivati alla prima pausa per le nazionali con Luis Enrique non in testa alla classifica. Anche se va detto che la marcia giusta sembra già innestata: dopo i due pareggi iniziali sono arrivate due vittorie senza se e senza ma. E se il 3-1 in casa con il Lens rientra nella normalità delle cose, andare a Lione ed entrare nell’intervallo forti di 4 gol è già un segnale di forza che non lascia molto spazio all’immaginazione e alle speranze di chi vorrà contrastare lo squadrone della capitale.

Altri fatti importanti di questa primissima parte di campionato ce ne sono? Eccone alcuni.
1) Mbappé si è migliorato. Di questi tempi, l’anno scorso, la stella del Psg non era in testa alla classifica cannonieri. A precederlo c’era un compagno oggi emigrato in Arabia, il brasiliano Neymar. Nonostante un inizio ritardato per le note vicende contrattuali, Kylian è già a quota 5 reti, una in più del 2022-23, in splendida solitudine.
2) La continuità del Marsiglia. Lo scorso torneo dopo 4 giornate il Marsiglia condivideva il primato con il Psg. Sono trascorsi 365 giorni e le due squadre sono nuovamente appaiate, ma al secondo posto. Nell’ultima gara ha pareggiato a Nantes, ma la determinazione mostrata in casa con il Brest sembra essere un patrimonio acquisito.
3) La macchina da gol. Con 13 centri, il Monaco è di gran lunga l’attacco atomico della Ligue 1. Il suo primato si spiega così, tra l’incontenibile rapidità di Minamino, l’astuta esperienza di Ben Yedder e un entusiasmo che muove la squadra. Si ripartirà da Lorient, la squadra che ha fermato il Psg alla prima giornata. Vincere acquisterebbe un significato particolare, oltre a prolungare il primato per un club che non avrà le fatiche delle coppe.