Torino, Cairo prende Feder Rivas: ecco chi è il nuovo colpo
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Torino, Cairo prende Feder Rivas: chi è il nuovo colpo granata

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In casa Torino Urbano Cairo chiude il colpo Feder Rivas, ecco chi è l’ultimo acquisto di calciomercato in casa granata


Il Torino guarda al futuro e chiude il 2025 con un colpo di calciomercato, cronologicamente parlando il primo della (nuova) era targata “Petrachi bis”. Ma qual è il regalo che il direttore sportivo granata sta per confezionare proprio sul gong dell’ultimo dell’anno? Ve lo diciamo subito. Si tratta di Feder Rivas, giovane profilo colombiano dell’Atlético Nacional che il club piemontese ha – praticamente – bloccato per il futuro. Come riportato da Toro Zone il difensore, nato il 9 gennaio 2008, firmerà un contratto di cinque anni (un quadriennale con opzione per il 2030), ma il suo sbarco effettivo sotto l’ombra della Mole potrà avverarsi solo a partire dal 9 gennaio 2026; giorno del compimento della maggiore età.

Il nome di Rivas è finito sui taccuini di casa Torino a margine delle prestazioni dominanti inanellate nell’ultimo Sudamericano Sub-17, dove il talento di Cordoba si è rivelato l’architrave della sua Colombia. Malgrado la giovane età, Rivas vanta già un’esperienza consolidata nella formazione Under 20 dell’Atlético Nacional, dimostrando una maturità agonistica che ha spinto il Torino a bruciare la concorrenza per garantirsi quello che – almeno sulla carta – in patria viene definito come un ottimo prospetto del calcio sudamericano.

Mancino naturale dalla spiccata fisicità, Rivas è un jolly difensivo capace di interpretare più ruoli. Nasce come centrale, ma la qualità nell’impostazione lo rende capace di agire come braccetto o terzino sinistro. Oltre alla solidità nei duelli, possiede un sinistro educato e potente, che lo rende un possibile candidato sui calci piazzati e nelle conclusioni dalla media distanza. L’idea del Torino, a quanto si apprende, sarebbe quella di aggregarlo inizialmente alla Primavera per svezzarlo al tatticismo italiano, con la possibilità (o meglio, la speranza) che il classico “salto” in prima squadra possa avvenire molto prima del previsto.

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