Torino, Paleari o Israel? La decisione di Baroni
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Torino, Paleari o Israel? Chi difende la porta di Baroni e da cosa dipende la decisione del tecnico

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Torino, ballottaggio interno in casa granata tra Alberto Paleari e Franco Israel, ecco chi gioca e da cosa dipende la scelta del tecnico Baroni

Inutile girarci intorno: l’infortunio di Franco Israel ha innescato in casa Torino un dilemma tecnico che va al di là del semplice recupero fisico. L’ottimo rendimento di Alberto Paleari – chiamato in causa quando la retroguardia uruguaiana è stata costretta ai box – ha stravolto le gerarchie, trasformando la sua presenza tra i pali in un inequivocabile caso di meritocrazia. In un ruolo delicato come quello del portiere, l’ex Genoa e Cittadella ha risposto presente, inanellando quattro prestazioni (in modo particolare nei match con Genoa e Juventus) di grande spessore qualitativo. 

La pausa Nazionali avrebbe potuto segnare il rientro automatico di Israel, ma il tecnico granata Marco Baroni – stando almeno alle sue dichiarazioni – ha già messo in chiaro quale sia l’unica regola nelle decisioni di formazione: il merito. «A me non piace parlare di gerarchia in una squadra», ha spiegato il mister toscano proprio ai margini dell’ultimo derby della Mole. E ancora: «E’ anche una mancanza di rispetto per i giocatori».

Tenendo fede al diktat baroniano come chiave di lettura per analizzare la situazione, dunque, l’allenatore non avrebbe chiuso la porta a Israel, ma stabilito che il posto da titolare designato a inizio stagione non sarebbe più garantito. Ergo, la scelta non si pone sul piano sentimentale o gerarchico (e nemmeno economico, pur considerando i 4 milioni di euro investiti dal Torino in estate per Israel), ma puramente basata sulla condizione fisica e la performance del momento.

L’allenamento congiunto a porte aperte di ieri al Filadelfia ha confermato il pieno recupero del classe 2000, che, ristabilito dalla contusione al costato, è tornato a difendere i pali della prima squadra nella partitella con la Primavera. La palla passa dunque a Baroni, che in assenza di gerarchie prestabilite, dovrà valutare chi tra i due garantisce la maggiore sicurezza nell’economia della difesa granata. A Israel, invece, l’onere di riconquistare il posto, dimostrando sul campo di meritarlo più del collega.

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