Torino, Stevanovic: "Contro l'Inter gara speciale" - Calcio News 24
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2012

Torino, Stevanovic: “Contro l’Inter gara speciale”

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TORINO STEVANOVIC INTER – Alan Stevanovic si prepara alla sfida di domenica prossima, che opporrà il suo Torino all’Inter, squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta. L’esterno di centrocampo serbo, intervistato dai colleghi di Tuttosport, ha ammesso di essere ancora legato ai colori nerazzurri, per tutto quello che ha ricevuto dalla formazione meneghina: “Nella vita si può sbagliare, l’importante è fare tesoro degli errori commessi e guardare avanti. Perché io possa sentirmi un giocatore affermato mancano ancora tante cose: l’esperienza, innanzitutto. Poi la continuità di rendimento, come la scelta migliore al momento di effettuare l’ultimo passaggio. Questo farà la differenza tra un buon giocatore, quale magari già sono, e un giocatore determinante, quale voglio diventare. Per me questa settimana sarà speciale, l’Inter è il club che mi ha portato in Italia. È la squadra nella quale ho mosso i primi passi da professionista. Di quell’esperienza mi restano tantissimi ricordi, e la maggior parte sono bellissimi. Non scordo i nerazzurri perché non dimentico tutto il bene che la società ha fatto per me. Non mi va di pensare al futuro, è inutile idealizzare ciò che la carriera mi potrà riservare. Mourinho? Solo il tempo, e soprattutto il campo, diranno se meriterò di essere ancora allenato da uno tra i più grandi tecnici al mondo. E poi è un personaggio: quando mi ha portato con sé in panchina c’è stato da divertirsi. Non dirigeva soltanto la squadra, faceva un autentico show davanti alla panchina. Ogni allenatore avuto in carriera ha aggiunto qualcosa alla mia crescita: da Esposito a Pea, da Mourinho a Lerda. Ma Ventura, più di ogni altro, è quello che mi ha fatto capire come si gioca nel campionato italiano. E poi, adesso l’ho imparato, non devo pensare a giocare o meno, ma a lavorare per guadagnare la fiducia dellallenatore e dei compagni. Come non è questo il momento per fare un pensiero all’Inter o a qualunque altra squadra: non vivo di sogni, ma di Toro. Il massimo sarà riuscire, fin da questa stagione, a fare la differenza con la maglia granata.