Torino, Suciu: “Tornerò presto e mi riscatterò”

TORINO SUCIU – Nonostante la giovane età, Sergiu Suciu ha già dovuto fare i conti con un lungo calvario: quello che l’anno scorso sembrava un banale infortunio muscolare, si è rivelato un crack al ginocchio, un altro. Intervistato da Tuttosport, il centrocampista del Torino ha dichiarato: “Non credo alla sfortuna. Se poi mi rifarò male, ricomincerò, però non ho paura di farmi male. Anzi, io sono convinto che non mi farò più male. Lo so che è un’utopia, ma è quello che sento. Toglierò quest’etichetta di eterno infortunato. Ho una voglia che butterei giù i muri, un desiderio di riscatto che non posso esprimere a parole. Dal mio incidente di solito si recupera in 5 o 6 mesi, io a tre mesi e mezzo sono così avanti che mi stanno rallentando. Voglio essere pronto tra un mese e mezzo e cominciare a mettere in difficoltà Ventura. Io non gioco per i milioni, gioco perché è la cosa che preferisco fare, perché mi diverto, perché da bambino passavo l’intera giornata col pallone e, se potessi, lo farei anche ora, a 22 anni. Il giorno che non mi divertirò più, smetterò. Mi aiuto pensando ai grandi che hanno avuto infortuni terribili e sono tornati, a Ronaldo, a Baggio che sembrava un fuoriclasse rovinato e poi vinse il Pallone d’oro. A riguardarli ho consumato decine di dvd in questi mesi. Ve lo dico: sono sicuro che mi riprenderò tutte le soddisfazioni a una a una“.

Sul tecnico Ventura, il calciatore romeno ha poi aggiunto: “Un grande insegnante, ti deposita dentro qualcosa, che poi ti servirà per tutta la carriera. Sa come farti capire, farti imparare, ti dice le cose con una certa cazzimma … E a livello tattico penso sia un fenomeno. E legge le partite come nessuno. Nell’intervallo, poi, non vedi l’ora di rientrare per mettere in pratica ciò che ti sta dicendo. Davvero ti dà le conoscenze che poi ti permettono di non essere condizionato in campo, di sbagliare e riprenderti subito. Per assurdo, con lui chiunque può fare qualsiasi ruolo perché ti insegna cosa e come fare”.