2015
Torino, Ventura: «Ai nuovi dico: Darmian sia da esempio»
Il tecnico: «Sì all’umiltà, no alla presunzione: il Toro tornerà grande»
«Gli obiettivi sono figli di ciò che sei e cerchi di diventare. Noi dovremo porci degli obiettivi precisi, una volta raggiunti i 40 punti. Poi, in base a quando e come li avremo raggiunti, allora metteremo a fuoco gli altri traguardi. Parlarne ora, però, è pericoloso tenendo conto della struttura della squadra, con troppe pressioni per giocatori molto giovani e provenienti da piazze meno ambiziose. Servono due certezze: sapere che se facciamo le cose bene nulla ci è precluso e che se viene meno l’umiltà tutto diventa più difficile». Gianpiero Ventura, dalle pagine di Tuttosport, mette in guardia il suo Torino: si può fare bene, sì, ma tenendo i piedi per terra e lavorando duramente.
GUARDIAMO A NOI – «Il nostro peggior avversario – prosegue il tecnico granata – è la presunzione. La presunzione dell’allenatore di avere una grande squadra in mano, dei calciatori di non dover dimostrare niente, di un ambiente che pensa che ormai la strada sia in discesa. L’anno scorso a dicembre eravamo quartultimi e poi, dopo un grande sacrificio, ci è sfuggita la qualificazione in Europa League per un gol non dato. La presunzione deve essere bandita. Il Torino ha fatto un buon lavoro di programmazione, il 75% dei giocatori ha meno di 23 anni e ha un grande futuro, ma la squadra ancora non è pronta».
FUTURO – Anche sul mercato, qualcosa è cambiato: «Oggi non ci sono giocatori che vogliono andare via ma gente che vuole venire a giocare da noi. Ora si inizia a lavorare per il futuro del Toro, per cui nulla può essere escluso. C’è voglia di Toro e lo si capisce camminando per le strade della città. I nuovi? Tutti hanno buone prospettive, poi dipende dalla voglia dei calciatori. Darmian è andato al Manchester perché ha creato i presupposti perché ciò avvenisse: in quattro anni non ha mai saltato un allenamento e li ha fatti tutti al 100%. Serve anche la voglia di diventare qualcuno. Benassi? Farà un grande campionato: ha alle spalle esperienze positive e anche negative, ma ha sempre retto bene».
MERCATO – A far tremare Ventura, però, è il mercato, con Bruno Peres e Maksimovic possibili partenti: «Senza entrare nel dettaglio, quando arrivano le offerte irrinunciabili bisogna saperle analizzare. E il nostro obiettivo, per i prossimi anni, è riceverne molte. Le offerte irrinunciabili a tre giorni o a poco dal via del campionato lasciano però il tempo che trovano: noi abbiamo trattato per i giocatori che ci interessavano. Qui si parla di un problema che non si pone nemmeno, perché di offerte concrete non ce ne sono».