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2013

Tre mosse e Liverani si riprende il Genoa

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Sampdoria a tappeto nel derby della Lanterna: Liverani indovina tutto, Rossi incassa

Clamoroso nelle dimensioni il risultato del derby della Lanterna: il Genoa umilia la Sampdoria e lo 0-3 rilancia con forza la posizione dell’allenatore Fabio Liverani. Ecco le tre mosse grazie alle quali il tecnico ha riacquisito la fiducia del presidente Preziosi ed ottenuto un primo feedback positivo con la piazza ligure, frustrata da un avvio complesso condito inoltre dalla precoce eliminazione dalla Coppa Italia subita dallo Spezia.

1 – RIVOLUZIONE MODULO: DIFESA A TRE E FUORI TUTTE LE MEZZALI – Dal 4-3-2-1 con cui il Genoa si è opposto ad Inter e Fiorentina al 3-5-2 del derby: inserimento di Gamberini per comporre una linea difensiva a tre decisamente più accorta e consistente, in panchina i vari Santana, Bertolacci e Konatè che avevano al contrario trovato spazio nelle prime due gare a sostegno di Gilardino. Modulo dunque più razionale e con meno fronzoli: i trequartisti non avevano inciso nelle recenti uscite ufficiali e la difesa aveva dimostrato lacune impressionanti considerando le sette reti subite sì da squadre decisamente più competitive ma ad ogni modo rivelatrici di una fragilità ben oltre il limite consentito. La tenuta difensiva invece ha retto alla grande anche quando la squadra si è schiacciata di fronte ai tentativi di rimonta blucerchiati, con Gamberini e Manfredini che si muovevano ottimamente sia da schermo centrale con Portanova che scalando sull’esterno nelle poche occasioni in cui gli esterni avversari sono sfuggiti agli ottimi Vrsaljko ed Antonini.

2 – COMPITI NUOVI PER LODI E LE FASCE – Un Francesco Lodi così reattivo in fase difensiva non si era mai ammirato: schierato da baluardo centrale del centrocampo a protezione della retroguardia, il regista ex Catania ha recuperato una marea di palloni rilanciando con qualità le ripartenze genoane. Con Lodi qualche metro indietro rispetto alle primissime partite a concedersi le licenze offensive sono stati proprio gli esterni difensivi, inoltre protetti ora dalla più solida difesa a tre: sul versante destro Vrsaljko ha fatto a pezzi la resistenza di Regini mentre sul lato opposto Antonini ha prima sbloccato la gara con inserimento e realizzazione da centravanti puro e poi ha abbinato fase di contenimento a rapide ripartenze. L’azione dei due laterali ha permesso alla squadra di non perdere profondità, il resto lo ha fatto l’enorme lavoro degli attaccanti.

3 – FIDUCIA IMMEDIATA A CALAIO’ E DUE PUNTE DI RUOLO – Arrivato a Genova nelle ultimissime battute di calciomercato, Emanuele Calaiò – un po’ a sorpresa a dire il vero – ha immediatamente trovato la fiducia incondizionata di Liverani: rivoluzione tattica, due attaccanti di ruolo in campo con Calaiò schierato al fianco di Gilardino. Il risultato è stato di portata impressionante per l’economia rossoblu: il centravanti della nazionale italiana ha mostrato insospettabili qualità nel giocare la palla e favorire l’inserimento degli esterni, non sbagliando una giocata e rivelandosi preziosissimo nel complesso della manovra offensiva. L’ex attaccante del Napoli ha fatto centro alla prima con la sua nuova maglia realizzando un gran gol a coronamento di un’azione superba del Genoa, ha sgomitato per novanta minuti tra le maglie dei difensori sampdoriani mandandoli in crisi con il suo moto perpetuo. Fabio Liverani ha trovato le soluzioni? Presto per affermarlo. Così come però era presto per parlare di disfatta dopo sconfitte subite da squadre che vivono di ambizioni ben differenti da quelle del Genoa. Ad ogni modo sono attese conferme per un organico che ha i numeri per disputare una stagione positiva.