2012
Triplice Fischio – Genoa e Catania recriminano: la Roma pianga se stessa.
Prende il via la nuova rubrica di CalcioNews24, Triplice Fischio, che, come lascia intendere il titolo, si concentrerà sulla direzione delle gare dal punto di vista dell’arbitro. Senza voler contestare e criticare l’operato di atleti semi-professionistici che dirigono gare importanti in Serie A da anni con una certa esperienza e conoscenza del regolamento del calcio superiore a qualsiasi categoria addetta ai lavori, andremo a segnalare, con una sorta di moviola testuale, tutti i casi che meritano di essere discussi segnalando l’eventuale errata segnalazione del direttore di gara o dei suoi assistenti o la giusta decisione presa dalla oramai non più terna.
Torino – Parma
Sansone atterra Ninis a centrocampo entrando da dietro: primo giallo corretto. Eccessivo il secondo: l’attaccante inciampa in area di rigore sulla gamba di un avversario, ma non chiede il rigore né protesta per averlo. L’arbitro valuta la caduta come simulazione ed espelle il giocatore, ma avrebbe potuto lasciar correre.
Bologna – Inter
Nel secondo tempo Morleo rifila una forte gomitata a Gargano, che risente della botta ai denti. Il difensore del Bologna andava quantomeno ammonito, proprio come avviene a Conti in Sampdoria – Cagliari che sgomita Maxi Lopez sulla trequarti campo. De Marco, però, è coperto e non vede bene l’accaduto. Gilardino protesta, poi, per una trattenuta in area di rigore da parte di Juan Jesus: l’attaccante è, però, in posizione di fuorigioco, pertanto non è da sanzionare l’intervento del brasiliano, bensì il suo.
Milan – Genoa
Il Milan protesta per un fallo fischiato da Mazzoleni nel primo tempo che impedisce la ripartenza di Emanuelson, lanciato a rete da El Shaarawy in contropiede. Il direttore di gara, però, aveva già fischiato sulla caduta di Pato, quindi l’attaccante italoegiziano passa la palla a gioco fermo. Si poteva applicare il vantaggio, ma non si può sottolineare alcun errore. È invece un errore la mancata segnalazione del primo assistente, Passeri, che non denota la posizione di fuorigioco di Abate sul passaggio a El Shaarawy sulla rete che decide l’incontro: il goal era da annullare, o l’azione da fermare sul nascere.
Catania – Juventus
Giusta l’espulsione a Marchese: il secondo giallo con tocco con il braccio è vistoso e staccato dal corpo, pertanto da sanzionare con un’ammonizione. Ingiusto annullare il goal al Catania: non c’è né un fallo in attacco né fuorigioco, tant’è che Maggiani alza la bandierina e corre verso il centrocampo assegnando il goal. La rete era, quindi, regolare. Irregolare era invece la rete di Vidal, che vale la vittoria della Juventus, per la posizione di fuorigioco di Bendtner: l’attaccante danese calcia da posizione oltre la linea del penultimo difensore. Rete da annullare, ma Maggiani, stavolta, non se ne avvede. Attenzione anche alla botta di Spolli rifilata a Pogba nel secondo tempo: il colpo sembra volontario e il difensore andava espulso: nessuno, però, se n’è avveduto e il giocatore non è stato nemmeno sanzionato con il giallo. Sarebbe stato rigore per la Juventus.
Sampdoria – Cagliari
Giusto annullare la rete di Munari: Maxi Lopez era in fuorigioco e la sua posizione era attiva: ad ammetterlo è anche Pasquale Sensibile, direttore sportivo della Sampdoria, con l’immancabile stile che circonda la società doriana. Buona segnalazione dell’assistente e decisione di Rocchi. Preciso anche l’utilizzo dei cartellini da una parte e dall’altra.
Fiorentina – Lazio
Ha tanto da fare Bergonzi al Franchi. Il rigore guadagnato da Pasqual c’è, così come fa bene l’arbitro a fischiare sulla ribattuta del tiro dagli undici metri: Mati Fernandez ritocca la palla dopo che questa sbatte sul palo e si ritrova, logicamente, in posizione irregolare. Nel secondo tempo, però, viene annullato un goal regolare a Mauri: il centrocampista laziale è dietro la linea dell’ultimo difensore pertanto il pareggio era da convalidare. Corretta l’espulsione di Ledesma che interviene in netto ritardo su Cuadrado e merita la seconda ammonizione. Durissimo, infine, l’intervento di Hernanes sempre su Cuadrado: chiusura da tergo sull’esterno viola e giusta l’espulsione diretta che potrebbe tenerlo lontano dai campi per due giornate.
Pescara – Atalanta
Valeri espelle Peluso per doppia ammonizione: entrambi gli interventi meritano il cartellino giallo e la sanzione è
valida. Per il resto la partita non impegna eccessivamente il fischietto di gara.
Napoli – Chievo
Celi espelle Vacek al 31′ ammonendolo per la seconda volta: il fallo c’è e la sanzione disciplinare è giusta per reiterata trattenuta su Hamsik. Solo nove minuti prima la prima ammonizione aveva sanzionato un intervento identico. Nel finale il Chievo reclama un calcio di rigore con Pellissier per un intervento da dietro di Campagnaro: l’intervento dell’argentino c’è, seppur non eccessivo. Decisione al limite che avrebbe portato anche all’espulsione del difensore partenopeo per chiara occasione da rete per il valdostano. Nel primo tempo, invece, viene fischiata una punizione al Napoli al limite dell’area per intervento di Andreolli con la mano: Celi fischia il calcio di punizione, ma non estrae il secondo cartellino giallo al difensore, che, se interviene fallosamente, va sanzionato. Sarebbe stato rosso.
Roma – Udinese
Giusta l’espulsione di Tachtsidis nel finale: il centrocampista offre la palla all’arbitro in maniera irrispettosa e va punito con la massima sanzione disciplinare. Difficile, però, comprendere la decisione dell’arbitro di estrarre prima il cartellino giallo e poi il cartellino rosso. Decisione al limite per il rigore che decide la vittoria dell’Udinese: Castan interviene su Pereyra, sì, ma non in maniera eccessivamente vigorosa. La decisione, comunque, ci può stare e Cervellera era in posizione più che favorevole per prendere la decisione a supporto di Massa. Infine possibile prova tv per Armero che sputa in direzione di Tachtsidis: difficile ipotizzare che il colombiano volesse colpire realmente il greco, ma la valutazione resterà esclusiva del dottor Tosel.
Ricordiamo che ogni commento esula dal voler criticare l’operato della classe arbitrale, ma vuole soltanto essere un supporto al tifoso o all’appassionato di calcio desideroso di comprendere oggettivamente come dovrebbero essere gestite alcune situazioni.