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EURO 2016, Irlanda: l’ultima firma di Keane

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L’Irlanda di O’Neill agli Europei si affida all’esperienza di O’Shea e Keane

Dopo la figuraccia rimediata negli Europei del 2012 in Polonia e Ucraina con le tre sconfitte nella fase a gironi, l’Irlanda ha la possibilità di riscattarsi in Francia. Non sarà facile, visto che è stata inserita in uno dei gruppi più difficili del torneo (con Belgio, Italia e Svezia), ma la Nazionale di Martin O’Neill ha la possibilità di rilanciarsi e ostacolare le avversarie più quotate, a partire proprio dagli azzurri, che affrontarono proprio nel 2012. L’Irlanda, che in quell’occasione tornava a disputare gli Europei dopo 24 anni di assenza, deve dimostrare di aver metabolizzato la delusione. Gli UEFA EURO 2016 sono, dunque, l’occasione per far capire che l’Irlanda è ripartita dopo il ciclo di Giovanni Trapattoni e che non è la Cenerentola del girone, pur non avendo grandi campioni e trascinatori.

ROSA ATTUALE E CONVOCATI

C’è tanta Premier League nella lista dei convocati dell’Irlanda, che attinge in minima parte dal campionato scozzese e dalla MLS americana.

Portieri: Shay Given (Stoke), Darren Randolph (West Ham), David Forde (Millwall), Keiren Westwood (Sheffield Wednesday). Difensori: Seamus Coleman (Everton), Cyrus Christie (Derby), Paul McShane (Reading), Ciaran Clark (Aston Villa), Richard Keogh (Derby), John O’Shea (Sunderland), Alex Pearce (Bristol City), Shane Duffy (Blackburn), Marc Wilson (Stoke), Stephen Ward (Burnley). Centrocampisti: Aiden McGeady (Sheffield Wednesday), James McClean (West Brom), Glenn Whelan (Stoke City), James McCarthy (Everton), Jeff Hendrick (Derby County), David Meyler (Hull City), Stephen Quinn (Reading), Darron Gibson (Everton), Harry Arter (Bournemouth), Wes Hoolahan (Norwich), Eunan O’Kane (Bournemouth), Anthony Pilkington (Cardiff), Robbie Brady (Norwich), Jonathan Walters (Stoke), Jonathan Hayes (Aberdeen), Callum O’Dowda (Oxford). Attaccanti: Robbie Keane (LA Galaxy), Shane Long (Southampton), David McGoldrick (Ipswich), Kevin Doyle (Colorado Rapids), Daryl Murphy (Ipswich).

PROBABILE FORMAZIONE

Martin O’Neill non ha a disposizione una rosa di qualità: non può contare sulla tecnica, ma sulla corsa e la forza fisica. Questi due ingredienti, però, potrebbero essere sufficienti per dare filo da torcere alle avversarie. Non ci sono grandi nomi, quindi l’Irlanda si affiderà allo spirito del gruppo, che è giovane e inesperto, per cui avrà un ruolo chiave Robbie Keane, la stella della squadra. L’attaccante dei Los Angeles Galaxy non è al top della condizione, quindi è probabile che il ct dell’Irlanda decida di schierare come terminale offensivo Shane Long, il quale ha dimostrato nell’ultima stagione col Southampton di essere maturato.  Occhi puntati anche su Seamus Coleman, che tende a spingersi spesso in avanti, e alla visione di gioco di Wes Hoolahan, che proverà a sfruttare la capacità di inserimento di Jon Walters e Long.

IRLANDA (4-2-3-1): Given; Coleman, O’Shea, Clark, Ward; Whelan, McCarthy; Walters, Hoolahan, Hendrick; Long.

ALLENATORE, CAPITANO E CAPOCANNONIERE

Martin O’Neill è uno dei soli tre stranieri che si sono seduti sulla panchina dell’Irlanda. Ricordiamo il suo connazionale Jack Charlton e il “nostro” Giovanni Trapattoni. Si tratta della prima esperienza alla guida di una Nazionale per il commissario tecnico 64enne, che ha compiuto il “grande salto” dopo l’esperienza al Sunderland. Prima dell’Irlanda, dunque, tutte esperienze in club, tra cui Norwich, Leicester, con cui ha vinto due Coppa di Lega inglese, Celtic, con cui ha vinto tre campionati, e Aston Villa. E’ stato ad un passato dalla vittoria della Coppa Uefa: il Celtic perse in finale contro il Porto di José Mourinho. Uno dei calciatori più carismatici dell’Irlanda è senza dubbio John O’Shea, il capitano: il difensore 35enne del Sunderland metterà a disposizione dei compagni tutta l’esperienza accumulata nel Manchester United e in Nazionale. Vanta, infatti, ben 104 presenze e 4 reti con l’Irlanda. Rischia di saltare il debutto il capocannoniere di tutti i tempi dell’Irlanda (67 gol), Robbie Keane, che è stato convocato nonostante un problema al polpaccio. L’attaccante 35enne, che detiene anche il record di calciatore irlandese con più presenze (143) e di calciatore con più reti segnate nelle qualificazioni europee (23), è quindi l’uomo più rappresentativo. Vuole lasciare ancora il segno e, nel caso ci riuscisse, sarebbe l’ultimo con l’Irlanda. E’ in grado di trascinare l’intera squadra, dovrà farlo per cercare l’impresa: il passaggio del turno.

PALMARES E PARTECIPAZIONI PRECEDENTI AGLI EUROPEI

Il debutto agli Europei dell’Irlanda risale al 1988, quando riesce ad ottenere una storica vittoria contro l’Inghilterra. L’Irlanda, però, non va oltre la fase a giorni: l’accesso alla semifinale sfuma con la sconfitta contro l’Olanda. La partecipazione più recente nel 2012 con Giovanni Trapattoni in panchina: le tre sconfitte su tre partite della fase a gironi, però, decretano l’eliminazione. Dal 1988 al 2012, però, l’Irlanda riesce a conquistare tre partecipazioni ai Mondiali: in quelli disputati in Italia raggiunge i quarti di finale, negli Stati Uniti e in Corea-Giappone non va oltre gli ottavi di finale.

GIRONE E CALENDARIO

Sono pochissime le possibilità di spuntarla nel Gruppo E con Belgio, Italia e Svezia. Nettamente favorita parte la Nazionale di Marc Wilmots rispetto agli azzurri di Antonio Conte, ma attenzione alla squadra di Zlatan Ibrahimovic. Proprio contro la Svezia comincerà l’avventura in Francia dell’Irlanda, che scenderà in campo a Saint-Denis il 13 giugno alle 18:00.  A Bordeaux, invece, il 18 giugno alle 15:00 contro il Belgio e, infine, a Lille il 22 giugno contro l’Italia per l’ultima partita del girone, quella dell’arrivederci o della sorpresa.