Viviano: ?Fiorentina, prima il riscatto poi lo scudetto? - Calcio News 24
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2012

Viviano: ?Fiorentina, prima il riscatto poi lo scudetto?

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FIORENTINA VIVIANO – Trasferendosi alla Fiorentina ha realizzato il suo desiderio calcistico più grande: quello di indossare la maglia della squadra della propria città. Emiliano Viviano è finalmente nella sua giusta dimensione e l’onere di difendere i pali dei viola non gli pesa, dopo aver sostenuto spesso la squadra dalla Fiesole, che non è di nuova generazione rispetto agli sky box realizzati per i tifosi vip: «Belli, bellissimi, ma io se potessi tornerei sempre in curva. Io la partita la vivo da lì…», ha dichiarato il portiere nell’intervista rilasciata per il Corriere dello Sport.

Emiliano Viviano, perché ha scelto di fare il portiere?

«Per caso, perché nessuno voleva starci tra i pali. A me invece riusciva bene».

Ha tagliato il traguardo delle 100 presenze in serie A. Quale quella che ricorda con più orgoglio?

«Non ne ho dimenticata una. Forse la prima con la Fiorentina ha avuto un sapore speciale. L’aspettavo da tanto…».

Viviano è più istinto o ragione?

«Assolutamente istinto».

Quale l’attaccante contro cui vorrebbe misurarsi in assoluto?

«Avrei voluto giocare contro Ronaldo, il fenomeno, ma sono arrivato tardi».

E chi vincerebbe?

«Probabilmente lui (ride, ndr)».

Jovetic: come lo fermerebbe se fosse un avversario?

«Stevan è un campione. Trova la porta con una giocata, ogni volta da una posizione differente».

Chi è Gigi Buffon?

«E’ un modello, un punto di riferimento per la mia generazione e forse anche in futuro».

E Morgan De Sanctis?

«Un buonissimo portiere, vissuto però all’ombra di Buffon e Peruzzi».

Handanovic è l’uomo giusto per difendere la porta dell’Inter?

«Samir è un portiere straordinario, non so però se sia all’altezza dell’Inter. O meglio, se l’Inter sia all’altezza di Handanovic».

Di lei si dice che preferisce rischiare anche qualche uscita pur di sollevare dalle responsabilità il reparto arretrato: è vero?

«Credo sia vero. E quando stai alto e ti muovi nella tua area che trasmetti sicurezza ai compagni».

Qual è il portiere che farà la differenza nel campionato italiano?

«Buffon e fino a qui ci siamo. Farà bene anche Stekelenburg».

In Brasile, ai prossimi mondiali, sarà lei il titolare della Nazionale?

«No. Buffon ha ancora forza per stare in piedi».

L’assenza di Marchetti, domenica contro la Lazio, è un vantaggio?

«Non lo so. Di certo è uno dei portieri più difficili da superare».

Chi è Albano Bizzarri?

«Un argentino che sa rischiare, che sta alto e che ha saputo trasmettere fiducia alla sua squadra».

Se dovesse scegliere, cosa preferirebbe vincere in viola, lo scudetto o la Champions?

«E me lo chiede? Il terzo scudetto…».

La Fiorentina dove può arrivare?

«Abbiamo un motivo in più per riconquistarla noi, l’Europa».

Quale il ricordo europeo viola a cui è più legato?

«Il 2-0 al Liverpool, ero allo stadio quella sera. Qui al Franchi».

Lei ci arriverà fino a lì?

«Io lo spero, la Fiorentina di sicuro. A fine stagione devono riscattarmi…».

Certo che il Palermo chiede sette milioni e mezzo…

«Non sono pochi, spero di meritare un investimento simile».

Cosa rappresenta per lei il Franchi?

«Tutto. E il calcio».

Riuscirà, domenica, a preservare il fortino del Franchi?

«La Lazio è una squadra forte, ma lo siamo anche noi».

Hernanes-Klose: chi è più pericoloso?

«Klose».

Negli ultimi anni la Lazio è diventata una delle bestie nere dei viola. Cosa servirà per batterli?

«Spero di invertire la tendenza domenica».