Serie A
Zazzaroni sentenzia: «I nemici degli arbitri sono all’Ifab, nessuna modifica sul disastro Var e falli di mano. Ho un messaggio per Collina»
Le parole di Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, sulle modifiche regolamentari proposte dall’Ifab. Tutti i dettagli in merito
Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, ha analizzato le recenti modifiche regolamentari proposte dall’Ifab che arriveranno anche in Serie A.
IFAB – «I peggiori nemici degli arbitri non sono i giornalisti, né i presidenti, bensì i fenomeni dell’Ifab, infaticabili complicatori di un gioco che un tempo era molto più semplice e anche per questo amatissimo. Invece di facilitare il compito ai direttori di gara in una fase storica – per loro – tra le più difficili, cosa s’inventano? Gli otto secondi (al massimo) a disposizione del portiere prima di liberarsi del pallone. Perché otto e non dieci o dodici? Otto perché otto sono i membri dell’Ifab e quindi un secondo per uno non fa male a nessuno?».
OTTO SECONDI AL PORTIERE – «Ve li immaginate Abisso, Pairetto, Manganiello, Aureliano, Zufferli e tutta la squadra dei tigotì tigotà che – oltre ai tanti cetrioli che sono costretti a schivare – si mettono a contare uno, due, tre… countdown… otto? Saranno mica sette? Chiedo al Var: calcio d’angolo per gli altri! Le altre novità sono sciocchezzuole, come quella del capitano unico deputato a parlare con l’arbitro e l’annuncio dello stesso al pubblico nei casi di revisione al Var o di decisione prolungata. Sulla punibilità – o meno – del fallo di mano, ovviamente, nessun chiarimento: il disastro interpretativo va bene così. All’Ifab».
SUGGERIMENTO A COLLINA – «Curiosità personale. Un cambiamento solo apparentemente marginale, suggerito da Collina e non ancora preso in considerazione, è quello del rigore a esecuzione secca. Ovvero senza concedere a chi lo batte la possibilità di segnare sulla respinta del portiere. Proprio come succede nella “lotteria” dei 5 (o più) finali, dove la ribattuta non è permessa: un aggiornamento del genere consentirebbe anche a arbitro e guardalinee di non soffermarsi sull’ingresso in area dei giocatori al momento del tiro. Vi do otto secondi per essere d’accordo, se volete evitare l’angolino».