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2014

CN24 – Abete: «Tre chiavi di lettura per il calcio italiano»

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Il numero uno della FIGC all’evento Report Calcio: «Il calcio è importante per l’erario nazionale»

ABETE FIGC – Intervenuto all’evento Report Calcio 2014(questi i numeri della conferenza), il presidente della FIGC Giancarlo Abete ha parlato del calcio italiano e i relativi trend. Queste le parole di Abete dal nostro inviato: «Ci sono tre chiavi di lettura, la prima è che dobbiamo considerare le tendenze e non solo i valori assoluti (i nostri sono importanti), tanti trend relativi al calcio italiano sono negativi e vanno assolutamente corretti».

TREND – Abete ha proseguito: «Restiamo il quinto Paese al mondo per presenza di spettatori, cresciamo nella presenza negli stadi di Serie A ma non è così per le altre divisioni e questo genera complessivamente un trend da rivedere. Inoltre dobbiamo restare vigili sugli episodi di violenza, nonostante si sia registrato un netto miglioramento. Il calcio resta una fonte importantissima per l’erario nazionale, più di quanto accade in tanti Paesi europei (Spagna e Inghilterra), 6 miliardi di contribuzione fiscale dal calcio professionistico al sistema paese».

ITALIA – Abete sulla nazionale: «Dispiace come tanti giocatori estremamente validi che ad esempio militano stabilmente nell’Under 21 non riescano a giocare titolari in Italia e debbano espatriare per scendere in campo con continuità. La nostra nazionale si prepara al Mondiale e vogliamo fare bene: la nostra à una grande storia – vinti 4 Mondiali su 19 – e non perdiamo la dimensione di ciò che siamo. Speriamo in una grande competizione, di migliorare sempre la situazione generale per arricchire il nostro palmares vivendo il tutto con il nostro grande orgoglio nazionale. Siamo l’Italia e non lo dimentichiamo».

CONCLUSIONE – In conclusione Abete ha dichiarato: «E’ vero che chi gode di ricavi maggiori abbia più chance di successo ma l’esempio internazionale ci ha dimostrato come modelli virtuosi di gestione possano imporsi con valore e credibilità. L’anno scorso il Borussia Dortmund, quest’anno l’Atletico Madrid. Noi finalizziamo le risorse per l’intero movimento calcistico italiano e cerchiamo di supportare modelli di gestione qualitativi».

dal nostro inviato: Massimiliano Bruno