Esclusiva - Dire Straits Legends, brothers in football - Calcio News 24
Connettiti con noi

2014

Esclusiva – Dire Straits Legends, brothers in football

Pubblicato

su

Intervista a John Illsley, bassista storico dei Dire Straits (e tifoso dei Gunners) che ci presenta il suo nuovo album ‘Testing The Water’

MILANO, 22 maggio – Sono ancora tre le date in ballo per il fortunatissimo tour italiano dei Dire Straits Legends, sorta di “band-celebrazione” del mai troppo rimpianto gruppo britannico che omaggia l’intero canzoniere dei Sultans of Swing e vede schierati sul palco John Illsley (bassista originale), Phil Palmer (chitarrista nel periodo di ‘On Every Street’, meraviglioso canto del cigno per il gruppo originario di Deptford), Mel Collins (sassofonista, già nei King Crimson), Danny Cummings (percussionista), Steve Ferrone (batterista) più l’italiano Marco Caviglia (voce e chitarra) a cui spetta il compito più gravoso: fare il Mark Knopfler della situazione. E Caviglia, va detto, se la cava alla grande. “La band progredisce sera dopo sera – ammette Palmer che abitualmente vive a Roma – e non è escluso che in futuro ci verrà voglia di comporre anche qualche canzone inedita”.

In attesa quindi che il gruppo si esibisca stasera a Milano (Teatro Della Luna), domenica 25 maggio a Padova (Gran Teatro Geox)e il giorno seguente a Trieste (Teatro Rossetti), abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere calcistiche con Illsley e Palmer per quel che riguarda il “contingente britannico” della formazione più il nostrano Caviglia a tenere alto il tricolore (“Io tifo Lazio e mi mancano da morire i tempi in cui Gazza Gascoigne vestiva la casacca biancoceleste”). Sarà il signorile Illsley comunque a condurre la conversazione in merito anche all’arrivo del suo nuovo album ‘Testing The Water’ che, per la cronaca, è già in vendita durante gli show degli stessi Legends.

Allora John, tu sei nato a Leicester, ma da anni risiedi nella contea di Hampshire; mi stavo quindi chiedendo se la tua fede punti più verso il Leicester City o il Southampton…

“In realtà sono un grande tifoso dell’Arsenal! Alla Premier League mi sono riavvicinato grazie ai miei due figli che sono supporter sfegatati dei Gunners e quindi mi capita spesso di presenziare all’Emirates Stadium.”

Hai festeggiato la vittoria della FA Cup sabato scorso?

“Yeah, purtroppo non ero a Wembley a seguire la vittoria contro l’Hull City (la partita è finita 3-2 per i ragazzi di Wenger, Ndr), ma ho visto il match in televisione. Sabato non avremo concerti in programma, quindi potrò godermi la finale di Champions League in santa pace; poi domenica si torna a suonare in quel di Padova.”

Real o Atlético?

“Forse dovrei dire Atlético perché sfoggia la maglia biancorossa come l’Arsenal! (ride) Battute a parte, sarà una partita avvincente ed io punto sul Real Madrid”.

Cosa ne pensi dell’Inghilterra di Roy Hodgson, futura avversaria dell’Italia ai mondiali brasiliani?

“Prima di tutto lasciami dire che i Dire Straits Legends non si scioglieranno al termine di Italia-Inghilterra! (ridacchia) Io e Marco Caviglia siamo grandi amici e non litigheremo mai per una semplice partita di calcio: vero, Marco? (il cantante fa di sì con la testa, Ndr) Quindi, per cortesia, non domandarmi niente sulla nazionale inglese: non porta assolutamente bene e noi abbiamo già avuto troppi mondiali iellati alle spalle! Fammi aggiungere una cosa sul Brasile, però”.

Prego.

“Vorrei fare un grosso in bocca al lupo all’intera organizzazione brasiliana perché so che ha avuto diversi problemi logistici ad organizzare la Coppa del Mondo (l’altro giorno è crollato per una tempesta il tetto dell’aeroporto di Manaus, Ndr). Spero davvero che tutto vada a buon fine perché se è già complicato organizzare la tournée di un gruppo rock, figurati un torneo planetario… In parole povere, sono curioso di vedere cosa succederà sia dentro gli stadi che fuori”.

A proposito di stadi, ce n’è uno che ti è rimasto nel cuore nella tua lunga carriera da rockstar?

“Beh, suonare a Wembley è una cosa che ti porti dentro tutta la vita. Quando ci esibimmo là come Dire Straits, durante il Live Aid del 1985, c’era da farsi venire la pelle d’oca. Tra gli stadi italiani, invece, resto affezionato al vecchio Comunale di Torino. Esiste ancora?”

L’hanno rimpicciolito per le Olimpiadi invernali del 2006 ed ora ci gioca dentro il Torino.

“Ricordo che ad un nostro concerto torinese del 1981 si radunò una folla immensa. I fan della prima fila accesero un falò bruciando alcune magliette e venne fuori una coreografia pazzesca. Fu tutto molto intenso, ma anche decisamente pericoloso! Per fortuna le fiamme si estinsero in pochi minuti…”

A San Siro, tu e Knopfler, non avete mai suonato. Nel settembre del 1992 (ultimo tour italiano in assoluto dei Dire Straits) doveste “accontentarvi” di fare quattro sold out di fila al Forum di Assago perché era già cominciato il campionato e lo stadio restava inutilizzabile per il rock…

“(Interviene Phil Palmer) Io al Meazza però mi sono esibito con Renato Zero! Uno stadio incredibile, quello. Il pubblico sembra volarti addosso dall’alto, c’è un’acustica impressionante, fanno bene a chiamarlo la Scala del Calcio.”

John, so che in questo tour dei Dire Straits Legends stai promozionando il tuo nuovo solo-album ‘Testing The Water’ che arriva a quattro anni di distanza da ‘Streets Of Heaven’…

“Sì, suono giusto una canzone, niente di ingombrante, all’interno di una scaletta che è totalmente dedicata all’universo dei Dire Straits con brani che vanno dal 1978 al 1991. Voi, comunque, compratelo perché è un disco bellissimo!”

Bellissima è pura la citazione che hai messo sul retro-copertina: “Se sapessi da dove provengono le buone canzoni, andrei là molto più spesso”…

“Quella è una citazione di Leonard Cohen, un genio della musica. Mi sembrava appropriata per dire che una buona canzone, se la cerchi con amore e dedizione, magari prima o poi viene a trovarti.”    

 

Le restanti date italiane dei Dire Straits Legends:

 

22 maggio – Milano (Teatro Della Luna)

25 maggio – Padova (Gran Teatro Geox)

26 maggio – Trieste (Teatro Rossetti)  

 

di: Simone Sacco