Esclusiva, Luca Bucci: "Napoli-Parma gara affascinante" - Calcio News 24
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2009

Esclusiva, Luca Bucci: “Napoli-Parma gara affascinante”

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La redazione di Calcio News 24 ha contattato in esclusiva l’ex portiere di Parma e Napoli Luca Bucci. L’ex estremo difensore ha analizzato il match in programma domani al San Paolo tra azzurri e ducali.

Che partita ti aspetti fra Napoli e Parma?
“Sicuramente una bella partita, nel senso che il Parma è in una posizione di classifica ideale per giocare questa gara a viso aperto, ha ancora qualche chance di andare in Europa League. Credo che gli emiliani siano nelle condizioni migliori per poter fare la propria partita e giocare bene cercando di vincere l’incontro. Dall’altra parte ci sarà  un Napoli che comunque può centrare un obiettivo importantissimo, cioè quello della Champions League. Allo stesso tempo però non era previsto in questo anno un traguardo così importante. E’ una partita secondo me che potrà  essere giocata a viso aperto da ambedue le squadre e potrebbe uscirne un match affascinante. Se dovessi dare delle percentuali di vittoria direi un 60% per il Napoli e 40% per il Parma”.

Il Napoli può puntare al quarto posto?
“La squadra azzurra ha delle possibilità  concrete di centrare il quarto posto, anche se secondo me ci sono anche altre squadre in lotta per questo obiettivo, compresa la Juventus che ora è molto in difficoltà . La compagine partenopea è ormai una squadra collaudata, poichè i calciatori giocano da diversi anni insieme. Non sarà  semplice conseguire questo obiettivo però il Napoli ha dei giocatori e un pubblico che lo può trascinare verso la Champions. Ci sono tante condizioni positive per centrare un risultato molto importante”.

I ducali invece hanno, secondo te, ancora possibilità  di arrivare in zona Europa League?
“A inizio anno era un obiettivo impensabile, però visto che si trovano lì, a qualche punto dal sesto posto, penso che cercheranno di arrivarci. Se poi non ci riusciranno sarà  comunque stato un ottimo campionato quello disputato dal Parma in questa stagione”.

Cosa manca a questo Parma per raggiungere i livelli di quella squadra vincente di cui tu hai fatto parte nel periodo tra il 1993 e il 1997?
“Penso che, per quello che posso intuire io in questo momento, la società  sta costruendo delle basi solide. Quindi ci vorrano ancora forse uno o due anni dove i campionato dovranno essere di assestamento. Dopodichè si potrà  pensare ad obiettivi più importanti. Il Parma sta lavorando molto bene, i dirigenti gialloblù sanno benissimo quello che devono fare e sicuramente non hanno bisogno dei miei consigli. Credo che per il Parma faccia bene a fare investimenti importanti nel settore giovanile per cercare di arrivare, fra qualche anno, ad avere molti giocatori provenienti dal settore giovanile che possano essere utili alla causa della squadra”.

Quest’anno in Serie A abbiamo potuto ammirare dei giovani portieri promettenti, chi ti ha colpito maggiormente?
“Ci sono stati portieri bravi che hanno esordito per la prima volta nella massima serie, come Viviano o Sirigu, ma ci sono anche state delle conferme come quella di Marchetti. La cosa più difficile secondo me è confermarsi dopo un campionato di buon livello, quella è la cosa più complicata. Al primo anno che ti affacci al palcoscenico della Serie A anche la critica ti perdona qualche sbavatura, mentre dopo non ti viene perdonato più niente e il lavoro del portiere diventa un po’ ingrato. Comunque ci sono parecchi portieri giovani che in questo momento stanno giocando e avranno modo di maturare. Non credo sia giusto fare un nome in particolare e non me la sento”.

Quante speranze ha l’Italia di ripetersi al Mondiale?
“Credo che sia più difficile ripetersi. Le grandi motivazioni di quel Mondiale vinto, al di là  del fatto che è stato vinto ai rigori e vincere ai rigori a volte significa essere stati fortunati, anche se mentalmente nel 2006 l’Italia ha vinto meritatamente la Coppa del Mondo. Le vincende legate a Calciopoli avevano creato un motivo di aggregazione nella squadra facendola rendere al massimo. Quando in Italia succedono questi avvenimenti riusciamo a trovare grandi stimoli e grande motivazioni. Quest’anno forse ce ne sono meno e io sono un po’ più dubbioso. Spero comunque di sbagliarmi, ma secondo me sarà  difficile ripetersi. Mi auguro che non sia così e che l’Italia possa riconfermarsi Campione del Mondo”.

Convocheresti uno tra Cassano e Balotelli in Nazionale?
“Penso che Lippi faccia bene a mantenere la linea che sta tutt’ora tenendo perchè crede in un gruppo che gli ha dato tante soddisfazioni. Credo che sia una scelta assolutamente rispettabile e se lui ha deciso di non convocarli ha ragione a portare avanti questa scelta”.