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2014

Panorama – Lotito: «Rilancerò Lazio e Lega»

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Il presidente biancoceleste: «Critiche? Rispondo con i fatti»

LAZIO LOTITO SERIE A– Dalla Lazio alla Lega: gli obiettivi di Claudio Lotito, presidente biancoceleste, sono tanti. Il primo, però, è quello di zittire chi lo ha criticato in passato e continua a farlo tutt’ora: «Rispondo con i fatti, come sempre – ha spiegato a Panorama -. Due Coppe Italia, una Supercoppa, scudetto Primavera, siamo la prima squadra ad avere un giornale, una radio, una televisione, abbiamo rimesso in piedi un vivaio straordinario, comprato Georgevic, Parolo, riscattato e tolto dal mercato Candreva, che non venderemo. Poi rinforzeremo la difesa. So di non essere entrato nel cuore dei tifosi, ma proverò a farlo».

NON CONTA L’ETÀ– Tra i candidati alla presidenza della FIGC c’è anche Demetrio Albertini, non adatto secondo Lotito: «È una brava persona: ha ricoperto finora cariche apicali, vicecommissario con l’avvocato Guido Rossi, accompagnatore della Nazionale in Brasile. Non è solo con l’età però che si esprime il rinnovamento. Albertini è il candidato dell’associazione calciatori. Di quanti voti dispone? Pochini, direi. Andrea Agnelli? Ha tanta voglia di fare, di cambiare; ma talvolta e’ un po’ avventato. Io gli dico, bonariamente, che forse sarebbe meglio esternare meno sui giornali e di piu’ all’interno dell’istituzione».

PROGRAMMA – L’altro candidato è Carlo Tavecchio. Promosso sì dal presidente biancoceleste, che, però, dà più importanza al programma: «Taveccchio incoronato re? Ci vuole un programma condiviso da tutti: punto primo, punto secondo e punto terzo. Se poi sarà Tavecchio a farsene interprete, ne prenderemo atto volentieri. La serie A a 18 squadre? Sarebbe la scelta più ragionevole. 18 in serie A, diciotto in B e 18 per i gironi semipro. Avrei preferito 16 in A? Oggi sarebbe eccessivo: si vedrà eventualmente più in là».

CT – Poi, dopo l’elezione, il presidente della FIGC dovrà scegliere il nuovo commissario tecnico della Nazionale: «Non sceglierò io, ovviamente. Di certo Prandelli non dovrebbe più esserlo. Conte ha capacità e grinta, ed è uno dei candidati insieme a Mancini».