2020
Lippi su Conte e Gattuso: «Antonio è già un top, Rino lo diventerà presto»
Marcello Lippi ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport di Antonio Conte e Rino Gattuso: le parole dell’ex ct azzurro
Marcello Lippi ha parlato alla Gazzetta dello Sport di Antonio Conte e Rino Gattuso, due tecnici che sabato sera si sfideranno in Coppa Italia. Le parole dell’ex ct dell’Italia.
DA GIOCATORI – «Due trascinatori, in campo e negli allenamenti. Due esempi continui per i compagni. E non soltanto generosi, grintosi, aggressivi. Avevano acume tattico e aiutavano a organizzare il gioco».
SIMILI MA DIVERSI – «Rino era più bravo in interdizione anche se non disdegnava l’impostazione. Mentre Antonio attaccava gli spazi con e senza palla, chiudeva l’azione e segnava di testa e in acrobazia».
ANEDDOTO GATTUSO – «C’è Rino che dopo la finale di Berlino mi prende per il collo, mi strattona e mi urla “se te ne vai ti ammazzo”, convinto, dimostrandomi così il suo affetto calcistico. E c’è un episodio particolare che riguarda Antonio e Zidane».
CONTE – «Antonio cerca un dribbling a centrocampo e perde la palla, mettendo in pericolo la nostra porta. Un avversario è ripartito a sinistra e si sta avvicinando. Allora Zidane comincia a rincorrerlo e, prima che entri in area, gli toglie la palla. A fine partita, Antonio viene e mi fa: “Mister, ma si rende conto che io ho perso la palla e Zidane è andato a recuperarla per me? Dovrebbe essere il contrario”. Rende l’idea di quella Juve».
CONTE TOP ALLENATORE – «Gattuso lo diventerà, sta crescendo e l’ha dimostrato a Napoli. È arrivato in un momento particolare, la squadra sembrava quasi a fine ciclo, tra infortuni e situazioni difficili. L’ha recuperata con saggezza, tranquillità, coerenza e anche inflessibilità sui comportamenti. Si vede che è una squadra di Gattuso».
SOMIGLIANZE – «Se mi somigliano? Mi piace pensare di sì dal punto di vista lavorativo. Gli ho trasmesso qualcosa».
NAPOLI-INTER – «Rino parte in vantaggio, 1-0 all’andata e in casa il ritorno. Però ogni giorno starà ripetendo che la partita è tutta da giocare, non ci sono vantaggi né calcoli da fare, bisogna essere aggressivi e non sbagliare… E sono sicuro che Conte stia facendo lo stesso».