Torino, il giovane Luongo si racconta: «Esordio al Mondiale? È stata un’emozione fortissima. Ricci il mio punto di riferimento. Ecco chi sono i miei idoli...»
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Torino, il giovane Luongo si racconta: «Esordio al Mondiale? È stata un’emozione fortissima. Ricci il mio punto di riferimento. Ecco chi sono i miei idoli…»

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Torino, il giovanissimo Andrea Luongo si racconta a Tuttosport: «Il mio punto di riferimento è Ricci. Vi racconto chi sono i miei idoli…»

Andrea Luongo, centrocampista del Torino e protagonista della Nazionale Under 17, racconta a Tuttosport l’emozione del suo esordio al Mondiale in Qatar (vittoria per 1-0 contro la nazionale del paese organizzatore) e i sogni per il futuro, con uno sguardo al suo club e ai suoi idoli.


L’ESORDIO – «È stata un’emozione fortissima. Se penso da dove sono partito, l’idea di essere a un Mondiale mi tocca nel profondo. Ho pensato alla mia famiglia, sapevo che mi stavano guardando e a fine gara li ho chiamati, non avrebbero mai pensato che il loro figlio potesse giocare un Mondiale. La prestazione è stata buona, forse avremmo dovuto concretizzare di più, ma il Qatar era molto chiuso».
EMOZIONE – «A 17 anni non avevo mai vissuto un’atmosfera così. Mi ricorderò per sempre l’ingresso in campo, però siamo all’inizio e spero di avere altri ricordi belli da portare a casa».
LA FORZA DELLA NAZIONALE – «La forza principale della squadra sta proprio nella coesione del gruppo. Corriamo l’uno per l’altro, ci aiutiamo tutti: è importante».
IL PUNTO DI RIFERIMENTO – «Sicuramente Ricci, quando era ancora al Toro è capitato che facessimo degli allenamenti con la prima squadra e ho sempre cercato di rubargli qualcosina. Lo ammiro, mi piace la serenità che esprime in campo».
I SUOI IDOLI – «Mi piacciono i giocatori che fanno divertire, come Messi e Neymar. In Italia oltre a Ricci mi ispiro a Barella».
LE DUE MAGLIE – «Con la maglia granata c’è tanta responsabilità, si sente tanto il calore dei tifosi. Poi c’è una storia da onorare che abbiamo ben presente. La maglia azzurra è un onore indescrivibile, non ci sono parole per raccontare le mie emozioni».

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