Mazzone: «Totti, ti chiedo una cosa..» - Calcio News 24
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2014

Mazzone: «Totti, ti chiedo una cosa..»

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Il capitano della Roma compie trentotto anni

Capitano e simbolo della Roma e della romanità, Francesco Totti oggi spegne le trentotto candeline. Il capitano è ancora straordinario protagonista in campo e lancia la sfida alla Juventus e al record di gol in serie A detenuto da Piola. La redazione di Calcionews24.com ha voluto celebrare questo giorno con uno dei suoi ‘padri’ del mondo del calcio come Carlo Mazzone, persona fondamentale per il numero dieci giallorosso agli inizi della carriera.

Totti a 38 anni ancora protagonista, se lo sarebbe mai immaginato?
 «Ma Francesco è cosi, non li dimostra, fa l’indifferente. Fisicamente può durare ancora abbastanza, sta meglio lui che tanti govani. Gli faccio i miei auguri ma il regalo se lo deve fare da se, deve chiudere in bellezza».

Vincendo il secondo scudetto..
 «La Roma è forte, tanto. Non trovo dei punti deboli evidenti e poi Francesco continua a disegnare calcio. Lui deve essere studiato dai ragazzi, per come si allena e per come conduce la sua vita professionale, senza eccessi. Poi lui ha un grande segreto..».

Quale?
 «Una famiglia eccezionale, sin da bambino i suoi genitori lo hanno sostenuto in tutto. Sempre pieni di consigli positivi, a volte questi fattori nel calcio fanno la differenza. Poi ne ha rifatta una di famiglia bellissima con i suoi bellissim figli».

Dalle sue parole si sente il grande affetto che prova per Totti.
 «E’ normale, ci sentiamo ancora. Voglio vederlo giocare ancora per un pò, gli chiedo questo».

Per raggiungere il record di Piola?
 «Ma quello non è poi cosi importante, nel senso se ci riesce tanto meglio. So domande a cui non mi piace rispondere, io credo che sia ancora fondamentale per la Roma, una straordinaria risorsa e un valore aggiunto. Ma avete visto l’assist per Ljajic mercoledi?»

Assolutamente, ma le chiedo: com’era Francesco a 17 anni e com’è adesso?
 «Era un pò timido, sai giocare nella Roma per uno che è anche tifosi non è mai facile all’inizio. Ascoltava molto e si era fatto tanti amici nello spogliatoio, ora non è cambiato molto. Certo, è maturato ma ha sempre grande voglia di giocare e vincere».

Avrebbe meritato di vincere un Pallone d’Oro?
 «Sono di parte, le direi di si. Ma credo che lui in carriera qualche soddisfazione se la sia tolta, mi viene in mente il 2006..»