2014
UEFA: addio a fondi e multiproprietà
Platini decide: i cartellini dei giocatori dovranno essere solo delle società
MULTIPROPRIETA’ UEFA – Si chiamano, in gergo tecnico, TPO, ovvero “Third Party Ownership”: sarebbero, in termini più poveri, le multiproprietà dei cartellini dei giocatori, una pratica piuttosto diffusa, soprattuto in Sudamerica, ma che stava prendendo rapidamente piede anche in Europa. Stava, appunto, perchè ieri la UEFA, con un colpo di mano del presidente Platini, ha deciso di bandirle definitivamente dal mercato europeo: non subito, ma gradualmente, dopo un periodo di transizione. Tra qualche anno, insomma, tanto per capirci, non esisteranno più giocatori appartenenti a quel fondo o a quell’altra società di investimento.
TEVEZ APRI’ IL VASO – In Inghilterra le TPO non state già bandite da anni, dal 2008 per essere proprio precisi, cioè da quando si scoprì che il cartellino dell’attuale juventino Carlos Tevez, quell’anno in forza al West Ham, non era della società londinese, ma di una società riconducibile al suo agente Kia Jooraabchian. Le TPO al mondo riguardando oltre 1100 giocatori, ovvero oltre il 5% del calciomercato, recentemente anche la celebre Doyen Sports si era detta disposta ad entrare nel mercato italiano. Troppo tardi.