Ds Sassuolo: «Abbiamo ritrovato l’umiltà, sul Napoli…»

Bonato non crede ad un Napoli in crisi

Il Napoli domenica è atteso all’esame Sassuolo, Benitez si gioca molto del suo futuro. Il pareggio contro il Palermo ha acuito la crisi di risultati degli azzurri in campionato e al Mapei Stadium serve il risultato pieno. Dall’altra parte il Sassuolo ha ritrovato una certa stabilità difensiva dopo la sonora sconfitta subita a Milano contro l’Inter. Mancherà Berardi, che deve scontare ancora un turno di stop, ma rientrerà dal primo minuto Simone Zaza. Per avere le ultime sulla formazione emiliana abbiamo intervistato in esclusiva il direttore sportivo Nereo Bonato.

Direttore è un Sassuolo diverso quello visto nelle ultime due giornate. Sono arrivati due pareggi a reti bianche, sul versante offensivo pesa l’assenza di Berardi?
«Credo che il fatto che non abbiamo subito gol è un dato più che positivo. Abbiamo affrontato due avversari di valore come Sampdoria e Fiorentina, quindi dei meriti vanno anche a loro. Per noi era importante riprendere un certo tipo di solidità, la scoppola rimediata a San Siro è stata dura da smaltire e forse lo stiamo ancora facendo. Era necessario ritrovare alcune prerogative come l’umiltà, la voglia di sacrificarsi, la predisposizone a difendersi in maniera importante. Stiamo lavorando per tornare incisivi anche in attacco, il mister sta studiando il profilo giusto per domenica».

Al Mapei Stadium arriva un Napoli in una situazione non facile e che ha evidenziato alcuni problemi difensivi con il Palermo. E’ il loro punto debole attuale?
«Ma non credo, hanno avuto dei risultati altalenanti ma non hanno subito cosi tanti gol, togliendo la parentesi di mercoledi. Napoli è una grande piazza, molto esigente e in questi casi può generare un certo tipo di pressione sulla squadra che sta incontrando delle difficoltà. Noi non dobbiao fare questi ragionamenti ma pensare a mettere tutto quello che abbiamo in campo per strappare un risultato positivo».

Potrebbe tornare dal primo minuto Simone Zaza? Di Francesco lo ha visto stanco e fatto riposare con la Fiorentina.
«Simone veniva dalla convocazione in azzurro con il doppio impegno. Da un lato c’è la grande gioia e la emozione, dall’altra qualcosa perdi a livello nervoso e fisico. La panchina di Firenze si legge cosi, per noi è un giocatore molto importante».

Secondo lei quella di domenica potrebbe essere l’ultima spiaggia per Benitez?
«Non rientra nella sfera delle mie decisioni e del mio interesse però credo che il tecnico spagnolo ha fatto fin qui un grande lavoro, le difficoltà ci sono e possono essere superate. Ha una rosa importante a disposizone e credo che il Napoli, da società seria come si è dimostrata negli anni, ha il controllo della situazione».

Qual è la vera dimensione del Sassuolo: squadra rivelazione o concorrente che deve pensare solo alla salvezza?
«Io credo che dobbiamo pensare a salvarci, con l’umiltà necessaria. Appena l’abbiamo persa è arrivata una brutta figura che è servita da lezione, dobbiamo giocare come sappiamo fare senza fare voli pindarici».