Sneijder: «Inter? Qualcuno mi ha trattato male»

E su Balotelli: «Italia senza Mario? Bene, avrebbe segnato»

OLANDA GALATASARAY SNEIJDER – Promette bene in casa Galatasaray il feeling tra Wesley Sneijder e Cesare Prandelli, che è rimasto impressionato dall’impegno del trequartista olandese ed ha trovato in lui il principale estimatore in Turchia per la sua attitudine al dialogo. Con l’Olanda, che si prepara all’amichevole contro l’Italia, lavora agli ordini di Guus Hiddink e allora ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha paragonato i due allenatori: «Come persona mi piace, è un po’ più morbido di Van Gaal e credo che cambierà qualcosa in squadra, soprattutto contro l’Italia, perché mancano giocatori importanti e altri dopo il Mondiale non sono ancora tornati in forma. Prandelli? Mi piace: cerca il dialogo e vuole giocare a calcio. Dobbiamo vincere il campionato turco e migliorarci in Europa: il Galatasaray ha soldi e può fare investimenti, se non fosse così Prandelli non avrebbe accettato il posto, uno come lui non si sposta se non sa che può vincere. Ma i club turchi non possono prendere più di 5 stranieri, e in Europa è tutto diverso. Il sogno è la semifinale, anche se ci rendiamo conto che arrivarci è molto difficile».

INTER E SUPERMARIO – Sneijder, che ha evidenziato la crisi del calcio italiano e al tempo stesso la crescita della Roma e le vittorie della Juventus, è tornato a parlare dell’Inter e di Mario Balotelli: «Mi rendo conto che in poche stagioni lo squadrone del Triplete si è dissolto. Dovrebbero fare capitano Nagatomo, è uno dei pochi rimasto lì da tanti anni. L’Inter non mi ha trattato bene, ma parlo di qualche dirigente. Io al club voglio bene e ne voglio anche ai tifosi. Spero che l’Inter vinca lo scudetto. Niente Nazionale per Balotelli? Meglio per noi, magari ci faceva subito gol… A me però dispiace perché non lo vedo da molto tempo. Lo avrei salutato volentieri, Mario è un simpatico matto, era così anche all’Inter».

ORANJE – L’olandese ha anche sottolineato i momenti belli trascorsi in Nazionale, ma soprattutto lanciato un messaggio alle rivali, perché l’Olanda può riservare ancora sorprese: «Al Mondiale ci davano per finiti prima di cominciare e abbiamo sfiorato la seconda finale in quattro anni», ha spiegato Sneijder, che poi ha parlato di Van Basten: «Ho avuto tanti bravi allenatori, ma ero pazzo di lui. L’Europeo del 2008 è stato speciale, forse perché era il primo da protagonista. L’ambiente mi piaceva, il modo di lavorare, le sue idee. Giocavamo benissimo. Van Basten è stato uno dei migliori giocatori della storia, eppure ha sempre voglia di imparare e anche da c.t. era così. All’Europeo abbiamo perso contro la Russia di Hiddink: avevamo battuto Italia e Francia, giocavamo benissimo. Due anni dopo al Mondiale i commentatori si lamentavano per la qualità del nostro calcio e siamo arrivati in finale».