Lotito: «Ecco cosa voglio cambiare» - Calcio News 24
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2014

Lotito: «Ecco cosa voglio cambiare»

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Il presidente della Lazio a proposito della Serie A e della sua squadra

LOTITO LAZIO SERIE A – Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha detto la sua sulla gara di San Siro e sul calcio italiano in generale: «Noi siamo fiduciosi, abbiamo una visione escatologica della divina provvidenza. Dalle prove negative può uscire un fattore positivo. La squadra deve esprimere la sua forza. Il Milan è entrato in campo determinato anche la partita l’abbiamo fatta noi. Nello sport segna chi vince e chi segna, per dire, noi abbiamo sbagliato un rigore e loro no. Pioli? Ha ragione quando dice che dobbiamo sfoltire la rosa, i nostri giocatori sarebbero titolari in ogni squadra».

CINISMO – Il presidente della Lazio ha aggiunto: «Alla squadra serve più cinismo. Il problema vero è che bisogna cambiare le mentalità delle persone, che sono legate ai nomi e non alla sostanza. Attraverso lo sforzo di un sistema come il nostro, si può creare la situazione per cui le italiane possano tornare a farsi valere. Serve un sistema autoconsistente come in Germania, dove di necessità si fa virtù. Parlare alla prima giornata e fare i consultivi secondo me è sbagliato. La Lazio è la prima società in Italia che sta realizzando l’academy, serve una mentalità diversa. Bisogna riportare il calcio italiano su logiche che siano quelle dello sport».

PROGRAMMI – Lotito ha proseguito: «Io non ho scelto, ho solo condiviso con Tavecchio un percorso programmatico. Sono entrato nel sistema dieci anni fa, ho rilevato una squadra che perdeva più di quanto fatturava. Avevamo nove giocatori e niente staff, con un monte di debiti. Abbiamo cercato di coniugare risanamento sportivo e spending review. La tifoseria è un capitolo a parte, fa parte di un sistema squisitamente italiano. Servono norme per riportare le famiglie negli stadi. Io voglio la condivisione e non il consociativismo».

PASSO INDIETRO – A Rai Sport Lotito ha continuato: «Si è detto che Tavecchio dovesse pagare a me delle cambiali che avrebbe pagato con la vicepresidenza federale e il Club Italia. Io ho fatto un passo indietro. Noi abbiamo avuto dei posizionamenti mediatici da parte di alcune testate o televisioni, che hanno assunto posizioni di contrasto strumentale. Marchetti? Ha avuto un risentimento muscolare, se ne sono dette diverse purtroppo».