2014
Le 10 trattative fallite del secolo
Non solo affari: il calciomercato è da sempre caratterizzato anche dalle trattative sfumate, spesso in extremis
LE TRATTATIVE FALLITE DEL SECOLO FOCUS CALCIOMERCATO – Affare fatto? Non proprio. Il calciomercato spesso e volentieri ha riservato sorprese dell’ultima ora con dietro front improvvisi di almeno una delle parti interessate. “Manca solo l’annuncio“, “firmerà nelle prossime ore“, “è fatta“: quante volte situazioni del genere non hanno poi conosciuto il lieto fine? La verità, infatti, è che senza l’ufficialità non si può proprio star tranquilli. E, dopo aver viaggiato alla scoperta dei trasferimenti più importanti del secolo, diamo ora uno sguardo a quelle che sono le 10 trattative sfumate che più hanno fatto scalpore nella storia del pallone.
FERMI TUTTI! – Non possiamo non partire dalla trattativa che ha caratterizzato la scorsa finestra invernale di calciomercato. Parliamo naturalmente dello scambio Guarin – Vucinic mai andato in porto tra Inter e Juventus. Nonostante l’accordo raggiunto dalle due società, infatti, grazie soprattutto ai mugugni dell’ambiente nerazzurro scese in campo Thohir in prima persona per bloccare il tutto. E quell’episodio costò caro a Marco Branca che prima diventò l’obiettivo primario della satira calcistica, e poi decise di separarsi consensualmente dai nerazzurri.
DA MANGIARSI LE MANI – E come dimenticare l’incredibile affare che avrebbe potuto cambiare la storia proprio di Inter e Juventus? Nel lontano 1979, infatti, i nerazzurri avevano praticamente in pugno Michel Platini, fuoriclasse francese che aveva firmato un pre-contratto con il club meneghino. Le barriere burocratiche sugli acquisti dall’estero però rovinarono i piani del club e l’opzione andò definitivamente in fumo l’anno successivo. L’Inter decise così di tirarsi indietro: nel 1982 Le Roi passò agli acerrimi rivali bianconeri.
IO RESTO – Anche la Milano rossonera nel tempo ha capito che un affare concluso è tale solo dopo aver messo nero su bianco. Gennaio 2009, Kakà era uno dei calciatori più seguiti del momento e su di lui misero gli occhi gli sceicchi appena arrivati alla guida del Manchester City. I Citizens erano pronti a ricoprire d’oro il Milan e il trequartista brasiliano ma il trasferimento sfumò in extremis. Memorabile fu l’ovazione riservata dal tifo rossonero al fuoriclasse che lanciava promesse e baci dalla finestra. Chi lo avrebbe detto che sarebbe passato al Real Madrid pochi mesi dopo?
PIANI ROVINATI – E troviamo il Milan ancora protagonista durante la sessione invernale della stagione 2011/2012. I rossoneri erano pronti ad intascare 35 milioni di euro dal PSG per lasciar partire Alexandre Pato, cessione che avrebbe permesso al club di chiudere la trattativa per portare Tevez in Italia. L’attaccante brasiliano però decise di rifiutare la proposta dei parigini rovinando così i progetti della dirigenza di via Turati. L’anno dopo, Pato sarebbe finito al Corinthians per “soli” 15 milioni di euro e l’argentino alla Juventus.
PAROLA AI TIFOSI – Emblematico fu invece il trasferimento di Beppe Signori bloccato a Roma addirittura dai tifosi della Lazio. Era il 1995, l’allora attaccante biancoceleste era ad un passo dal Parma che per convincere Cragnotti mise sul piatto ben 25 miliardi delle vecchie lire. Cifra che avrebbe fatto comodo alle casse della società, ma 5000 supporters capitolini decisero le sorti dell’affare: «Non s’ha da fare!». E l’allora presidente Dino Zoff fu felicissimo di dare l’annuncio tanto sperato ai propri tifosi: «Beppe resta!».
QUESTIONI D’OLTREMANICA – Facciamo ora un salto all’estero e in particolare in Inghilterra. La Premier League, campionato tra i più ricchi al mondo, ha da sempre recitato un ruolo attivo per ciò che riguarda le vicende di mercato. E lo scorso anno fu clamorosa la notizia di un possibile passaggio di Wayne Rooney dal Manchester United al Chelsea. I Blues ci provarono in ogni modo, tanto che negli ultimi giorni di mercato l’affare sembrava ormai vicinissimo alla conclusione. Ma alla fine, grazie anche ad un ritocco sostanziale dell’ingaggio, l’attaccante inglese preferì rimanere ai Red Devils che hanno respinto anche gli assalti di Mourinho durante la scorsa finestra di mercato.
SCENE DA FILM – Restiamo in Inghilterra, protagonista ancora la squadra rossa di Manchester. Quel che successe lo scorso anno avrebbe meritato un vero e proprio oscar, ma di sicuro la dirigenza dei Red Devils non vorrà tornare più di tanto su questo argomento. L’affare Herrera infatti ha del clamoroso: il club inglese era pronto ad accogliere l’allora centrocampista dell’Athletic Bilbao ma solo in extremis venne fuori che la trattativa era stata portata avanti da dei falsi agenti del calciatore. Neanche a dirlo, il trasferimento fu cancellato: il centrocampista classe 1989 però ha rimandato di un solo anno il suo passaggio in Inghilterra che si è concretizzato poche settimane fa.
TU NON VIENI! – Torniamo in Italia, dove i riflettori si spostano nuovamente su Inter e Juventus. Estate 2008, le due società trovarono l’accordo per il passaggio di Dejan Stankovic alla Vecchia Signora ma qualcosa andò storto. I tifosi bianconeri innalzarono una vera e propria protesta nei confronti del club e del calciatore, ed erano due i principali motivi. Il rifiuto del serbo che preferì i nerazzurri qualche anno prima e il troppo agonismo mostrato spesso e volentieri proprio contro la Juventus non sono mai stati perdonati. Risultato? Il giocatore restò alla corte di Mourinho vincendo praticamente tutto.
DOPPIO GIOCO – Forse non tutti sanno che l’Italia avrebbe potuto dare il benvenuto a Luis Figo molto prima del 2005, anno in cui il portoghese passò alla corte dell’Inter. Era il 1995, ben 10 anni prima quindi, e l’allora talento dello Sporting Lisbona aveva un sogno nel cassetto: voleva approdare a tutti i costi in Serie A. Un desiderio tanto rincorso che lo portò a firmare per due squadre diverse: con la Juventus e con il Parma. La Lega decise così di annullare entrambi i contratti e la Fifa sanzionò il giocatore imponendo il divieto di trasferirsi in Italia per 24 mesi. Il Barcellona ringrazia.
SGAMBETTO RIVALE – La rivalità tra Fiorentina e Juventus dura ormai da decenni ma nell’estate 2012 ci fu un particolare episodio che ha contribuito ad aumentare l’odio sportivo tra le due tifoserie e, in questo caso, i due club. E’ nota a tutti la questione legata a Dimitar Berbatov, attaccante che due stagioni fa fu ad un passo dalla squadra viola. Mentre si dirigeva nel Bel Paese per le pratiche burocratiche e le visite mediche, nell’affare si inserì la Vecchia Signora che bruciò sul tempo la dirigenza toscana. Ma l’ultimo colpo di scena era dietro l’angolo: il centravanti bulgaro, per spegnere definitivamente le polemiche, decise di cambiare completamente destinazione. Fu il Fulham a spuntarla.