2014
Glik: «Possiamo lottare su tre fronti»
La fiducia del capitano granata sul cammino della squadra
TORINO GLIK – Il suo era considerato solo un sogno, poi la realtà gli ha dato ragione e ora il Torino si gode l’esperienza in Europa League. Il segreto secondo Kamil Glik è l’umiltà della squadra, che ora deve sfruttare al meglio questa grande opportunità e lui sarà d’esempio: «Sono davvero pronto, adesso, per giocare ai livelli della serie A e della Europa League. Ho un’età, 26 anni, in cui si entra nel momento migliore della carriera per un difensore centrale. E questa mia nuova situazione la devo soprattutto al tecnico e alla società per la fiducia che mi hanno concesso e che mi ha dato l’opportunità di crescere», ha dichiarato il capitano granata ai microfoni di Tuttosport.
GLI OBIETTIVI – Ma il difensore ha parlato anche del nuovo Torino che sta prendendo forma in queste settimane di pre-campionato: «La mia speranza è che il Toro si possa misurare su tutti e tre i fronti: il campionato, la Coppa Italia, che la reputo una competizione importante dove cercare di fare bene e l’Europa League, che sarebbe una opportunità e un’esperienza bellissima. Ventura come sempre saprà valorizzare al meglio il potenziale tutti quelli che ha e avrà a disposizione». Per il Torino potrebbe essere importante poter contare ancora su Alessio Cerci: «Sarebbe utile che restasse con noi, io spero che rimanga però dire di più per me è difficile».
IL MERCATO – Intanto Urbano Cairo ha portato diversi innesti, come Quagliarella, Nocerino e Molinaro, che hanno incrementato la qualità della rosa: «Mi pare che si siano inseriti bene, trovandosi a proprio agio. Io e i miei compagni di lungo corso granata abbiamo cercato di far sì che stessero bene nel Toro sin dal primo giorno. Un Toro più forte? Forse c’è gente con nomi più conosciuti». Potrebbe arrivare Zielinksi dall’Udinese, che Glik ha descritto così: «Lo conosco ma nessuno mi ha chiesto informazioni su di lui. E’ un bravo giocatore, tecnicamente valido, una mezzala. Io dico che è un bravo ragazzo ed è forte ma il mercato lo fa la società e non il sottoscritto».
IL DERBY – Inevitabile poi il riferimento al derby con la Juventus, che secondo Glik resta difficile da battere anche se in panchina non c’è più Antonio Conte: «Battere la Juventus non è mai facile, dobbiamo rispettarli visto che hanno vinto tre scudetti di fila e non può essere un caso. Sarebbe bello vincere la stracittadina ma il discorso dell’addio di Conte non si può pesare adesso».