2014
Di Natale: «Pereyra da Juventus. Feeling con Stramaccioni, Scuffet…»
Le parole del capitano e attaccante del club friulano tra mercato e obiettivi.
JUVENTUS UDINESE PEREYRA DI NATALE – Leader dell’Udinese e compagno di squadra utile per compiere il salto di qualità, Totò Di Natale ha assistito anche all’ascesa di Roberto Pereyra, ad un passo dalla Juventus, che sta definendo gli ultimi dettagli per completarne l’acquisto. Il capitano del club friulano è, però, tornato ai microfoni di “Tuttosport”, sul rifiuto a Marotta di qualche anno fa: «La mia fu una scelta di vita. Volevo rimanere a Udine e tuttora sono molto soddisfatto. Detto questo auguro il meglio a Pereyra per la sua nuova avventura. Fidatevi di me, s’imporrà come Asamoah. Roberto è un grandissimo giocatore. Sono pochi i centrocampisti in giro con le sue caratteristiche. Esterno, mezzala, trequartista: è duttile, può ricoprire più posizioni. E soprattutto ha grande qualità. Però… Deve stare concentrato al massimo. Se ha voglia, Roberto è un campione. Un altro Sanchez. Alexis è più goleador, Roberto è però un bel mix di qualità e quantità. Sono giocatori diversi, ma sono convinto che Pereyra alla Juve esploderà proprio come è successo a Sanchez al Barcellona. Non patirà il salto in un grande club. Difende come Vidal. Però rispetto al cileno è dotato di maggiore gamba».
Di Natale ha poi commentato l’avvicendamento sulla panchina della Juventus tra Antonio Conte e Massimiliano Allegri: «Max è un amico, abbiamo lavorato assieme qua a Udine. Conte ha vinto lo scudetto con 102 punti e, sinceramente, fare meglio mi sembra impossibile. Allegri però è un grande allenatore e s’imporrà anche nella Juventus. Dimissioni Conte? L’ho appreso a fine allenamento e quasi non ci credevo. Però non mi stupisco: quando un allenatore fa bene e vince così tanto, è normale prendere certe decisioni. Conte è un grandissimo tecnico. Panchina Nazionale? Guidolin… ma io sono di parte. Sarebbero entrambi adatti».
Il capitano bianconero ha parlato poi dell’impatto di Andrea Stramaccioni e dell’arrivo di Dejan Stankovic come vice allenatore: «E’ un allenatore giovane, con una mentalità nuova. Ha tanta voglia di lavorare e dimostrare. Non so se sia la prima, ma di sicuro gli ho detto che è arrivato nel club giusto per migliorarsi. Abbiamo instaurato un buon feeling. Siamo all’inizio, ma intanto è stato il primo allenatore che mi ha convinto ad arrivare in ritiro in anticipo… (risata). Negli anni scorsi ero solito arrivare in leggero ritardo rispetto ai compagni: la prima settimana mi allenavo in Toscana con un preparatore personale. Stramaccioni mi ha chiesto di presentarmi subito per dare l’esempio. Visti i cambiamenti, mi è sembrato giusto. L’ho fatto volentieri per lui e per la società. Stankovic vice allenatore? Effetto un po’ strano, soprattutto perché sia lui che Stramaccioni sono miei coetanei. Dejan ha vinto tutto con l’Inter, ma qui a Udine si sta mettendo in discussione con umiltà».
Infine, Di Natale ha applaudito il giovane Scuffet per la scelta di restare all’Udinese: «E’ un friulano, ha fatto una scelta di vita. Deve studiare e noi siamo contenti di tenerlo. Speriamo resti a lungo in Italia: è fortissimo. Come Buffon? Lo dirà il tempo. Di sicuro, dopo averlo visto tre volte in allenamento, a me è parso subito la fotocopia di Gigi a 17 anni. Come lo vedrei alla Juventus? Bene. E lo stesso vale per Real Madrid o per qualsiasi big. Talento che esploderò quest’anno? Punto su Muriel. Rispetto a Sanchez ha anche più qualità, però deve imparare a lavorare con maggiore continuità. Sono fiducioso, sarà il suo anno».