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Verso Brasile 2014, Ghana: la strada è in salita, ma la tradizione è favorevole

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Ottavi di finale nel 2006, tra le prime 8 in Sudafrica. Le “Black Stars” vogliono proseguire l’escalation delle edizioni precedenti

MONDIALI BRASILE 2014 GHANA SCHEDA –   Le lancette dei tifosi del Ghana sono ancora ferme al 122′ di quella “maledetta” partita del 2 Luglio 2010 contro l’Uruguay. Arrivati ai quarti di finale del Mondiale sudafricano, le “black stars” ebbero l’occasione di conquistare una storica semifinale grazie al rigore concesso nel corso dei tempi supplementari sul parziale di 1 a 1. Gyan Asamoah, però, centrò la traversa e poco dopo furono ancora i tiri dal dischetto a condannare gli africani. La vicina edizione della Coppa del Mondo, però, offre ai ghanesi l’occasione di riscattare quella serata da incubo. La selezione si fonda ancora sugli stessi Asamoah Gyan, Boateng, Essien, Muntari, ma a loro si sono aggiunti diversi giovani emergenti che hanno rafforzato considerevolmente la rosa. Fra loro spiccano Badu dell’Udinese e Kwadwo Asamoah, bicampione d’Italia con la Juventus, illustri conoscenze del nostro campionato.

L’ALLENATORE, KWESI APPIAH –   Il ct del Ghana è James Kwesi Appiah, che non ha nulla a che fare con l’omonimo centrocampista che militò per qualche anno anche in Italia. L’allenatore in questione, invece, conosce come pochi il calcio della propria patria, dal momento che ha trascorso l’intera esperienza della sua carriera da calciatore in Ghana e che è presente nello staff tecnico della Nazionale dal 2008. Sei anni fa, infatti, fu nominato vice-allenatore ed è stato commissario tecnico ad interim dal novembre 2010 al gennaio 2011. Dopo essere nuovamente tornato nel ruolo di assistente, è stato nominato ct unico nell’Aprile del 2012. Il suo rapporto con la GFA(Ghana Football Association) è stato ulteriormente fortificato grazie al rinnovo di due anni formalizzato di recente. E’ il primo allenatore di colore a guidare la selezione africana alla fase finale di una Coppa del Mondo. Staremo a vedere come gestirà i tanti centrocampisti di assoluto valore del suo team a cui si sono aggiunti Kevin-Prince Boateng e Michael Essien, tornati a disposizione dopo un periodo di lontananza dalle “black stars”. 

LA STELLA, ASAMOAH GYAN –  Capitano e punta di diamante della selezione ghanese è sempre Asamoah Gyan. Come già raccontato, brucia ancora quel penalty sbagliato nel 2010 contro l’Uruguay. Tra l’altro la scena sembrò ripetersi anche due anni dopo nella semifinale di Coppa d’Africa contro lo Zambia in cui l’attaccante fallì un rigore che costò ancora caro al suo Ghana, anche in quel caso estromesso dalla competizione negli sviluppi della gara. L’ex centravanti dell’Udinese, però, ha l’occasione di cancellare i due errori fatali trascinando ancora una volta il suo team nell’imminente edizione di Brasile 2014. Negli ultimi anni si è un po’ scostato dalla luce dei riflettori a causa dell’esperienza all’Al-Ain, club emiro che ha ricoperto d’oro il giocatore, che sta ricambiando collezionando più gol che presenze. E’ un peccato che negli ultimi tempi non si sia più confrontato con il calcio europeo, un palcoscenico che forse si addice di più alle qualità indiscusse del calciatore. I 39 gol con il Ghana che lo rendono il miglior marcatore di sempre con il “Brasile d’Africa”, però, sono un biglietto da visita che dà garanzie al team di Appiah. Asamoah vuole segnare ancora e diventare così l’unico calciatore ghanese ad andare in rete in tre edizioni diverse di un Mondiale. Noi glielo auguriamo, ma ci prendiamo anche il lusso di fornirgli un consiglio: caro Asamoah, questa volta i rigori lasciali a qualcun altro! 

LA GIOVANE PROMESSA, CHRISTIAN ATSU –   L’imprevedibile e rapidissimo attaccante cresciuto nelle giovanili del Porto, è uno dei migliori giocatori di prospettiva presente nei 23 convocati della Nazionale ghanese. Il Chelsea punta molto su Atsu e nella sua esperienza in prestito con la maglia del Vitesse, il calciatore ha chiarito perchè i “Blues” abbiano investito 6 milioni di euro su un classe 1992 che ha ancora tutto da dimostrare ad altissimi livelli. In Eredivisie ha fatto uscire di testa una buona percentuale di difensori che vedevano sgusciare il piccolo ghanese da tutte le parti, ma l’occasione per consacrarsi al top ed entrare nel grande calcio dalla porta principale è offerta dal Mondiale. Atsu possiede grande velocità e dribbling, qualità favorite dal fisico brevilineo, ma ha una pecca: sbaglia troppi gol davanti la porta. Il tempo di acquisire più freddezza, però, non gli manca, la carta d’identità è ancora tutta dalla sua parte.

L’UOMO MERCATO, ANDRE’ AYEW –  Figlio dell’ex attaccante di Torino e Marsiglia Abedì Ayew, meglio noto come Abedì Pelè, Andrè Ayew sta cercando di ripercorrere le orme del padre insieme al fratello Jordan, anch’egli di proprietà dell’OM e presente nella lista dei convocati del Ghana. Andrè, però, sembra il più talentuoso dei due, dal momento che è già uno dei calciatori più rappresentativi della compagine francese e della selezione africana. Il giocatore è un mix di velocità e forza fisica, abile nel dribbling e nel gioco aereo. Le sue qualità, rapportate anche ad un’età ancora giovane(24 anni), gli hanno permesso di entrare nel mirino di grandi club europei come Liverpool, Manchester United e soprattutto Napoli, a cui negli ultimi tempi è stato spesso accostato. L’Olympique Marsiglia prima di trattare con qualsiasi società, però, vorrà attendere i Mondiali, convinta che l’eventuale esplosione del calciatore potrebbe far lievitare la sua valutazione di mercato. Sogna di alzare il trofeo più prestigioso del calcio, ma nella sua carriera è già stato campione del mondo con il Ghana Under 20 nel 2009.

 

PALMARES E ULTIMO MONDIALE –  L’appellativo di “Brasile d’Africa” il Ghana lo ha guadagnato a suon di trofei. La Nazionale vanta nella propria bacheca ben 4 trofei continentali, vincendo infatti la Coppa d’Africa nel 1963, 1965, 1978 e nel 1982. E’ molto strano, però, il rapporto della selezione centroafricana con i Mondiali. Fino al 2006, infatti, il Ghana non è mai riuscito ad accedere alla fase finale della Coppa del Mondo. D’altra parte, però, le sole due partecipazioni possono considerarsi più che positive per una Nazionale poco abituata ad un palcoscenico simile. In Germania, infatti, le “black stars” centrarono l’obiettivo degli ottavi di finale, dove si arresero solo al Brasile. Nel 2010 riuscirono addirittura a migliorarsi, raggiungendo i quarti nella prima storica edizione disputata nel continente africano. Il Ghana, dunque, ha sempre superato il proprio girone. Seppur breve, c’è una tradizione positiva da difendere.

DOVE ARRIVERA’ –   Ripetersi o migliorarsi, però,  sarà molto difficile. L’ostacolo primario, infatti, è rappresentanto da un raggruppamento davvero proibitivo. Nel Girone G compaiono anche due giganti come Germania e Portogallo, che sicuramente sarà difficile scalzare per un’eventuale qualificazione. Il quartetto, però, è completato dagli Usa, autentico amuleto del Ghana. Sia nel 2006 che nel 2010, infatti, la formazione a stelle e strisce ha incrociato il cammino degli africani, che hanno però superato gli americani in entrambe le occasioni. Un altro aspetto che rende complicato il passaggio del turno è l’inaffidabilità della difesa, sicuramente non una fortezza. La retroguardia, infatti, non è certamente a livello del resto della squadra e potrebbe costituire un grosso handicap di una selezione che invece in patria acclamano come la più forte degli ultimi 30 anni. Nonostante questo, però, siamo sicuri che il Ghana non farà dormire sonni tranquilli a tedeschi e portoghesi. Vantarsi del pregio di non essere mai stati estromessi dalla competizione prima della fase ad eliminazione diretta, infatti, è un obiettivo troppo ghiotto per non essere perseguito, per dimostrare e ribadire ancora perchè il “Brasile d’Africa” è solo e sempre il Ghana.