2014
Verso Brasile 2014, Olanda: l’obiettivo è dare seguito al Mondiale sudafricano
Gli Orange quattro anni fa persero in finale contro la Spagna: ripetersi sarà dura
MONDIALI 2014 SCHEDA SPAGNA – Sembrava ormai vicinissima l’impresa ma al 116′ Iniesta spense i sogni degli olandesi siglando il definitvo 1-0 quando i supplementari si avviavano verso la conclusione. L’Olanda riparte da quella finale persa quattro anni fa contro i campioni in carica della Spagna e, anche se non sarà semplice, in Brasile l’obiettivo sarà quello di dar seguito al Mondiale sudafricano del 2010. Alla guida degli Orange c’è Louis Van Gaal, non l’ultimo arrivato, e il mix tra giovani talenti e senatori esperti potrebbe far volare definitivamente la Nazionale dei Paesi Bassi che forse merita di mettere in bacheca il primo titolo mondiale che al momento non è ancora arrivato. E, visto anche il cammino nel girone di qualificazione stravinto grazie alle nove vittorie e un pareggio nelle dieci gare totali, le premesse sono più che positive: Spagna, Cile e Australia non renderanno però la vita facile a Robben e co. nel Gruppo B.
L’ALLENATORE, LOUIS VAN GAAL – Forse nessuno più di lui sarebbe stato al momento il giusto timoniere per questa squadra. Parliamo naturalmente di Louis Van Gaal, commissario tecnico nato ad Amsterdam nell’agosto del 1951 e che non ha nulla da dimostrare al calcio mondiale. Champions League, Coppa Uefa (o Europa League), campionati maggiori o minori per lui non fa differenza, ha vinto tutto ed ovunque. L’unico rimpianto resta forse la primissima esperienza proprio sulla panchina dell’Olanda, ma il riscatto potrebbe già essere alle porte. Formazione tipo? Inutile dirlo, il 4-2-3-1 dei grandi e gli interpreti sembrano essere quelli giusti: tutto il Paese sogna.
LA STELLA, ARJEN ROBBEN – L’Olanda riparte da una certezza assoluta: Arjen Robben. Il talento in forza al Bayern Monaco di Guardiola la scorsa annata è stato uno dei protagonisti indiscussi nel clamoroso triplete messo in bacheca dall’allora squadra di Heynckes. Quest’anno la musica è stata leggermente diversa, ma la classe del talento nato nel 1984 è fuori discussione. Un pò di numeri: nella stagione appena conclusa l’ex Real Madrid ha disputato 46 presenze siglando 23 reti. Ecco qualche giocata dell’esterno, e pensare che c’è chi lo ha anche criticato…
LA SORPRESA, JEAN-PAUL BOETIUS E MEMPHIS DEPAY – La lista definitiva dell’Olanda non è stata ancora comunicata dal tecnico Van Gaal ma nei 30 chiamati a rapporto figurano due importanti promesse che di sicuro faranno le fortune dell’Olanda anche per ciò che riguarda il futuro: Jean-Paul Boëtius e Memphis Depay. Il primo, attualmente in forza al Feyenoord, ha collezionato fino ad ora una sola presenza con la Nazionale maggiore mentre il secondo, sotto contratto con il PSV, aspetta ancora l’esordio ufficiale. Parliamo però di due classe ’94 che in questi ultimi due anni hanno mostrato tutto il loro talento in Eredivise: ci sarà spazio per loro in Brasile?
L’UOMO MERCATO, ROBIN VAN PERSIE – Inutile dirlo, l’Olanda è piena zeppa di fuoriclasse che durante la prossima squadra potrebbero cambiare aria. E uno di questi potrebbe essere Robin Van Persie, attaccante in forza al Manchester United che fino a poco fa era quasi sicuro di subìre la possibile rivoluzione voluta dalla dirigenza dei Red Devils. Tuttavia, il club inglese ha deciso di puntare proprio su Van Gaal per la prossima stagione: il tecnico olandese potrebbe essere l’ago della bilancia che convincerà l’ex Arsenal a restare. La Juventus (e non solo) continua a restare alla finestra: le sole 28 presenze con però 18 gol all’attivo potrebbero suonare da campanello d’allarme per la punta che già in passato aveva pensato ad un possibile addio alla Premier League.
L’ULTIMO MONDIALE – Come già detto l’Olanda è stata una delle protagonista dell’ultimo Mondiale disputato in Sudafrica nel 2010. Gli Orange sono infatti arrivati in finale perdendo contro la Spagna ma nei quarti e in semifinale hanno buttato fuori avversari del calibro di Brasile e Uruguay. Il cammino verso la qualificazione alla fase a gironi è stato inoltre positivissimo: Van Gaal ci terrà a continuare sulla striscia che fino ad ora ha visto nove vittorie e un pareggio nella fase preliminare.
DOVE ARRIVERA’ L’OLANDA? – Le carte per fare bene ci sono tutte, ma bisogna considerare anche un fattore che spesso e volentieri è risultato decisivo: la fase a gironi. Gli Orange se la vedranno infatti con Spagna (e qui potrebbe far valere la voglia di rivincita vista la finale persa quattro anni fa), il Cile e l’Australia. Le Furie Rosse e il club sudamericano daranno sicuramente del filo da torcere visto che si qualificheranno solamente le prime due, ma non bisogna sottovalutare la squadra guidata da Ange Postecoglou che non vorrà fare da vittima sacrificale. L’Olanda può battere chiunque, lo ha già dimostrato, ma la difesa non certo imperforabile lascia ancora qualche dubbio vista l’importanza della competizione brasiliana. Raggiungere gli ottavi di finale significherebbe buttare fuori una tra Spagna e Cile, cosa non da poco, ma il Mondiale di quattro anni fa non dovrà rimanere un caso isolato: superato il girone, le semifinali potrebbero essere un traguardo ampiamente raggiungibile per gli uomini di Van Gaal. L’appetito vien mangiando, dopo la finale persa è la volta buona per mettere in bacheca l’importante titolo?