20 cose di questo 2013-14 che forse non racconterete ai vostri nipoti - Calcio News 24
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20 cose di questo 2013-14 che forse non racconterete ai vostri nipoti

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nara wanda tribuna inter marzo 2014 ifa

Abbiamo scandagliato la Serie A a caccia di reperti ormai perduti: ecco le 20 cose più curiose del 2013-14

COSA RESTERA’ – E’ giunta mezzanotte, si spengono i rumori, si spegne anche l’insegna di quell’ultimo caffè. E’ finita l’annata 2013-14 di Serie A e ormai abbiamo tutti sott’occhio i vari verdetti: la Juventus è campione d’Italia con addirittura 102 punti, il Torino è fuori dall’Europa League in extremis, il Milan ha fallito la stagione, Catania e Bologna sono retrocesse e via discorrendo. Tutte cose che potete vedere semplicemente dando uno sguardo alla classifica, niente di speciale. Ci sono però alcuni fatti che non trovate su una mera graduatoria, bisogna andare più a fondo per trovare il cuore di questo 2013-14. Vi ricordate ad esempio il cellulare di Garcia? Oppure la prima conferenza stampa di Pioli? Se la risposta è no, ecco per voi 20 cose particolari dell’ultima stagione appena trascorsa.

CALCIO E TV – E’ stata la stagione dello spezzatino e della prova tv. Solo da noi dei turni di campionato iniziano il venerdì e finiscono il lunedì o il martedì, all’estero le squadre che giocano in Europa League vanno regolarmente in campo il sabato. E poi tutte le polemiche sulle riprese televisive dei vari cazzotti, pugni, spinte e spintarelle: da Mexes a Chiellini, da De Rossi a Jesus. Un vortice senza fine.

DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE Quanti settori chiusi per cori contro i napoletani o contro le minoranze etniche, quanto striscioni vergognosi e quanti fatti osceni all’interno degli stadi! Quest’ano più che mai gli ultras si sono voluti ribellare alle decisioni del Giudice Sportivo ma lo hanno fatto a modo loro, ovvero attraverso il razzismo e la violenza. E c’è anche chi ci ha marciato sopra, bravi tutti.

CAPIGLIATURE Un tempo le basette erano l’unica forma di anticonformismo presente su un campo da calcio, adesso invece Radja Nainggolan ha in testa la mappa della Terra di Mezzo. Che dire invece delle creste e dei tagli bizzarri di Balotelli, Vidal, Pogba o Thereau? Altrimenti per tutti c’è il solito taglio di capelli: fateci caso, tutti i giovani in Serie A hanno i capelli tagliati a zero ai lati e in mezzo una piega emo o dei ricci alla Bracconeri. Quando si dice l’originalità.

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Nainggolan versione Bridgestone

BALOTELLI Quando gioca a ping pong, quando gli svaligiano casa, quando si mette con Fanny, quando ormai Balotelli è maturato, quando si lascia con Fanny, quando dice di non essere un simbolo anticamorra, quando sbaglia il primo rigore della sua carriera, quando gioca da terzino e prende per mano il Milan, quando corricchia, quando non cambia mai, quando sbaglia il secondo rigore della carriera: più gossip che calcio ma questo è Balotelli, prendere o lasciare.

LO STADIO DEL CAGLIARI Diciamoci la verità, veder giocare il Cagliari a Trieste era una delle cose più tristi e più assurde del nostro campionato. Poi per fortuna è tornato al Sant’Elia, ma anche lì i problemi non sono finiti. Una società senza uno stadio con un presidente che a metà stagione compra il Leeds e prova a sbologna re la sua 500 usata: poca gloria per il povero Cagliari quest’anno. 

L’ESONERO DI SANNINO Chievo – Milan del girone di andata finisce zero a zero e si dimostra come una delle partite più brutte dell’anno. Alla fine dell’incontro tra l’ultima in classifica e il club più titolato al mondo un allenatore viene esonerato. Di chi si tratta? Non del livornese che sta affondando il Diavolo, bensì di Giuseppe Sannino. E’ un paradosso che però porterà fortuna al Chievo, con Corini infatti arriverà la salvezza.

Uno dei gol dell’anno, firmato Lucarelli

ALESSANDRO LUCARELLI Signore e signori, eccovi il miglior difensore italiano di questa stagione. Non andrà al mondiale, non vestirà mai la maglia azzurra e resterà per sempre il fratello del più famoso Cristiano, ma la media voto di Alessandro Lucarelli quest’anno è stata favolosa. Poche sbavature e un gol di tacco alla Mancini hanno aiutato il Parma nella rincorsa europea, concretizzatasi all’ultima giornata.

IL GOL SU PUNIZIONE DI DE JONG Quando all’ultima giornata De Jong ha posizionato la palla al limite per battere la punizione molti tifosi del Milan hanno imprecato per la palese mancanza di qualità della squadra in questa stagione. E invece De Jong, uno dei pochi a salvarsi per lo spirito combattente e per il rendimento costante, l’ha messa dentro su calcio piazzato. Incredibile ma vero, anche se grazie a una netta deviazione. Niente da fare per la rabona di Constant, sarà per il 2015.

IL CELLULARE DI GARCIA La prima giornata di campionato la Roma è di scena a Livorno, vince due a zero e Sabatini viene ripreso mentre ha un crollo nervoso dopo un gol romanista. Forse non ve lo ricordate ma quella partita, la prima di Garcia coi lupacchiotti, è famosa anche per i fitti colloqui al cellulare del tecnico francese (contro il regolamento, tra l’altro). Date le dimensioni del telefono e la durata della chiacchierata sembrava di essere in uno spot Tim di inizio millennio.

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«Mi ami? Ma quanto mi ami!»

HELDER POSTIGA Alzi la mano chi si è accorto della presenza di Helder Postiga in questo campionato. Gli spazi concessi da Reja ragionevolmente sono stati pochi per uno degli attaccanti meno prolifici ma più considerati degli ultimi venti anni di storia del mondo. La Lazio ha bissato il colpo Saha prendendolo quasi a gratis dal Valencia a gennaio. Risultato? La prossima volta Tare spenderà quei (pochi) soldi da Mondo Convenienza.

PIOLI, IL BOLOGNA E IL SUO ATTACCO Nella prima conferenza stampa stagionale Pioli parlava di parte sinistra della classifica, ma prima è stato esonerato e poi il Bologna è sprofondato in Serie B, giocando il peggior calcio di tutta la Serie A. Clamorosi i numeri degli attaccanti: Bianchi, Cristaldo, Acquafresca e Paponi hanno segnato quanto Di Natale nelle ultime tre giornate. Aaah, quando c’era Diamanti

GENOA 0-1 JUVENTUS Come per ogni scudetto conquistato la vera vittoria non arriva a fine stagione, c’è sempre uno step decisivo quando le cose vanno male. La Juventus di scena a Marassi non  in un buon momento e meriterebbe un’imbarcata col Genoa, ma i due veterani la salvano e le cuciono mezzo tricolore sul petto: prima Buffon para un rigore, poi Pirlo si inventa uno dei gol dell’anno e su punizione al 90′ fa 0-1.

Juventus mostruosa in Italia, ampiamente rivedibile in Europa

OMAR EL KADDOURI Il rigore sbagliato da Cerci ha tolto l’Europa League al Torino, ma l’annata da protagonista dei granata rimane. Poco considerata è stata la stagione di Omar El Kaddouri, rifinitore vecchio stile alle spalle del terribile duo Cerci – Immobile. Molti dei gol della coppia sono partiti dai suoi piedi, Ventura gli ha ritagliato una posizione addosso nella quale il marocchino ha dato il meglio di sé. Voto nove per El Kaddouri.

LE CITAZIONI DI MIHAJLOVIC Quest’anno c’è stato un allenatore che più di tutti si è messo in mostra per la sua inaspettata arguzia, è stato Sinisa Mihajlovic, artefice primario della salvezza della Sampdoria. Il buon Miha ha deliziato la stampa con le sue interessanti citazioni: prima ha scomodato Kennedy, poi si è sciacquato i panni in Arno con Dante e infine col Verona ha parlato di Shakespeare. La vita stessa è una citazione (cit. Borges).

MALESANICazo in spagnolo vuol dire mestolo, in veneto invece ha dei connotati particolari. E’ la parola preferita di Alberto Malesani, il cui immancabile show non si è fatto attendere neppure quest’anno, quando è stato chiamato dal Sassuolo per salvare i neroverdi. Cinque partite e zero punti per lui, che non vince in A dai tempi di Genova. Ha avuto il merito di creare molti meme sui social networks.

LE BORDATE DI EMERSON Magari rivedendovi tra dieci anni la gol parade di questa stagione vi chiederete chi fosse quell’Emerson Ramos Borges, e come avesse fatto a segnare da casa sua con Torino e Cagliari. Emerson è stata una delle sorrpese di questa serie A, anche se poi il suo Livorno è malamente retrocesso. Arrivato in massima serie a 33 anni, ha stupito tutti col suo sinistro e le sue bordate micidiali. Padelli e Avramov ne sanno qualcosa.

La palla va più veloce di Raikkonen

ISHAK BELFODIL E ALESSANDRO MATRI I due più grandi flop di questa stagione sono loro, partiti da Milano e finiti a marcire in Toscana. Acquistati tra il clamore generale, Belfodil e Matri con Inter e Milan hanno deluso alla grandissima e hanno continuato a farlo pure con Livorno e Fiorentina da gennaio in poi, nonostante qualche discreta prestazione all’inizio. Bidoni d’oro.

IL FALLO DI RINAUDO SU ROSSI I tifosi della Fiorentina hanno tremato a gennaio e con loro l’Italia tutta, il fallo di Rinaudo – uno scontro di gioco evitabile ma pur sempre uno scontro di gioco – su Rossi ha tenuto fuori per metà stagione Pepito facendogli rischiare i mondiali. Quanta sfiga però per i viola, che hanno potuto far giocare Rossi e Gomez assieme solamente per 230 minuti.

WANDA NARA Wanda Nara tutta tana, la femme fatale della Serie A è lei. Lascia Maxi Lopez per Mauro Icardi, ex compagno di squadra dello stesso Lopez, e si dà da fare col novello fidanzato su Twitter (e non solo, scusate la battutaccia) per irridere il povero Lopez. Sampdoria – Inter è il crocevia decisivo: Icardi segna 2 gol e sbeffeggia Marassi, Lopez sbaglia un rigore. Le corna al volante di Maurito dedicate a Wanda sono state il peggior colpo basso del 2013-14.

LA QUARTA MAGLIA DEL NAPOLI Maglie brutte ne abbiamo viste troppe, talmente tante che servirebbe una storia a parte. Una però ha colpito la nostra attenzione quest’anno, la quarta del Napoli. Se quella mimetica era passabile, quella mimetica unita al gialloazzurro della seconda divisa assolutamente no e per fortuna che si è vista solo a Marassi (con molta ombra, per fortuna). L’effetto della casacca è quello di un cane che passa su un quadro di Sam Francis con i colori ancora freschi. 

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Certi fungaioli della montagna pistoiese vestono meglio