2014
Verso Brasile 2014, Croazia: tanto talento a disposizione di Kovac
Sarà sufficiente una nazionale piena di prospetti per fare bene?
MONDIALI 2014 SCHEDA CROAZIA – Benché sia una delle nazionali con meno «storia», almeno per quanto riguarda il lato strettamente temporale, la Croazia resta comunque una «nobile» del calcio europeo. Infatti, nonostante la sua bacheca sia ancora vuota, la selezione biancorossa ha avuto la possibilità di vantare talenti del calibro di Davor Suker (ora presidente della Federazione Hrvatski Nogometni Savez, e capocannoniere storico della nazionale con 45 gol), Zvonimir Boban, Robert Prosinecki, Robert Jarni e molti altri ancora. Tuttavia, dopo l’ottimo torneo di Francia ’98, che vide i «Vatreni» finire al terzo posto, alle spalle di Brasile e Francia, per la Croazia ci sono stati anni bui per quanto riguarda i Mondiali (due volte fuori al primo turno e poi non qualificata in Sudafrica). Adesso, con una rosa rinnovata e diversi talenti che militano in top club europei, la formazione allenata da Niko Kovac (vera incognita di questa selezione, data la scarsa esperienza alle spalle) spera quantomeno di superare il girone, dove se la dovrà vedere con i padroni di casa del Brasile, Messico e Camerun.
L’ALLENATORE, NIKO KOVAC – Molti forse ricorderanno meglio il fratello, Robert, ritiratosi dal calcio giocato nel 2010 e per due stagioni nelle fila della Juventus (dal 2005 al 2007). Assieme hanno allenato la nazionale Under-21 della Croazia e, da ottobre, sono alla guida della selezione maggiore. L’avvicendamento in panchina nella parte finale delle Qualificazioni ai Mondiali non ha semplificato il percorso della nazionale biancorossa, che è riuscita a ottenere il «pass» per i gironi solamente dopo lo spareggio contro l’Islanda. Comunque, Kovac ha a disposizione una rosa ben assortita, con diversi elementi che hanno disputato un’ottima annata e sono molto motivati: da Rakitic, fresco vincitore dell’Europa League, a Modric, che ancora si gioca la finale di Champions League. I convocati di Kovac mostrano un’intenzione chiara da parte del C.t.: mischiare esperienza internazionale con giovani talenti, che conosce bene per il suo trascorso sulla panchina dell’Under-21, come i vari Halilovic, Kovacic e Rebic; bisognerà vedere se rimarranno in rosa anche dopo i tagli di inizio giugno, ma almeno i primi due sembrano certi di passare il «test».
LA STELLA, LUKA MODRIC – Abilità e organizzazione a servizio di Kovac. La Croazia è imbottita di talento e Ivan Rakitic quest’anno ha disputato una stagione superba che lo ha rimesso alla ribalta a livello europeo, ma il croato del Real Madrid è stato spesso decisivo per Carlo Ancelotti durante l’arco dell’annata, soprattutto dopo l’infortunio di Sami Khedira per le «merengues». Pochi gol quest’anno per l’ex Tottenham che, però, ha imparato a ricoprire una posizione a lui non particolarmente consona e potrà offrire maggiore equilibrio all’undici titolare di Kovac, che dovrebbe presentare un centrocampo «d’assalto» con Kovacic, Rakitic e Perisic. I suoi passaggi filtranti saranno fondamentali per sfruttare le caratteristiche offensive di attaccanti come Olic e Mandzukic, abili nell’attaccare la profondità e colpire la difesa avversarie alle spalle.
LA SORPRESA, ALEN HALILOVIC – Uno dei talenti più «chiacchierati» del panorama internazionale, il talento classe 1996 della Dinamo Zagabria è subito finito nel mirino delle big europee. Il Barcellona si è infatti assicurato le sue prestazioni per le stagioni a venire: lo scorso 24 marzo, infatti, i due club hanno raggiunto un accordo per una cifra intorno a 2,2 milioni di euro, che triplicheranno una volta che farà il suo esordio in prima squadra con i blaugrana. Nonostante la giovane età, Halilovic può già vantare una presenza anche in Champions League con il suo club (contro il Paris Saint-Germain) e potrebbe essere l’asso nella manica di Kovac durante questa manifestazione. Il favorito probabilmente sarà Kovacic in partenza, ma se l’ex Inter dovesse mostrare le occasionali titubanze avute in questa stagione pericolante per i nerazzurri, potrebbe presto perdere il posto. Halilovic può sicuramente tornare utile anche a partita in corso, grazie al suo passo e dinamismo che potrebbero servire per «spaccare in due le difese» degli avversari e cambiare ritmo alla gara.
L’UOMO MERCATO, MARIO MANDZUKIC – La sua parentesi (positiva) al Bayern Monaco pare essere giunta a un termine. Il centravanti aveva sorpreso tutti durante il recente Europeo del 2012, ma con Guardiola non ha mai legato particolarmente e ne è una dimostrazione l’esclusione dai convocati durante la partita contro il Borussia Dortmund nella finale di Coppa di Germania. Sarà un’estate di fuoco per la punta croata, che ha tanti estimatori e molto mercato. In passato piaceva alla Juventus, ma i bianconeri sembrano ormai orientati su altri obiettivi; ora sembrano Chelsea e Barcellona le soluzioni più «quotate». Attaccante polivalente, Mandzukic è in grado sia di tenere alta la squadra che spaziare su tutto il fronte offensivo. In coppia con Olic potrebbe risultare un’arma vincente; la Croazia è infatti la nazionale con la maggior percentuale di realizzazione all’interno dell’area di rigore delle 32 squadre coinvolte, nonostante la media gol sia tra le più basse del torneo (1.17 gol a partita). I «rumours» di mercato influiranno sulle sue prestazioni?
L’ULTIMO MONDIALE – L’esclusione dal Campionato del Mondo del 2010 è un boccone che ancora la Croazia non ha digerito, ma quest’anno potrebbe essere quello del riscatto. L’ultimo «gettone» per i biancorossi è quello del Mondiale del 2006, dove uscirono malamente durante il girone, senza manco una vittoria. Rispetto ad allora, la selezione ha perso un po’ in quanto ad esperienza, ma ha guadagnato sicuramente punti sotto il profilo dell’equilibrio della rosa e della qualità.
DOVE ARRIVERÀ LA CROAZIA? – L’esordio contro il Brasile sarà di cruciale importanza: ottenere un risultato positivo potrebbe infatti mettere le cose in discesa per quanto riguarda il resto del girone, con Messico e Camerun a portata di mano per la formazione allenata da Kovac. La Seleçao gioca in casa e non vorrà sfigurare davanti ai propri tifosi, ma non dà l’impressione di essere la nazionale tutta qualità e fantasia che solitamente si presenta alla competizione Mondiale; anzi, i convocati di Scolari potrebbero essere addirittura i più tecnici e «macchinosi» di sempre. La gara spartiacque potrebbe essere comunque quella contro «El Tricolor». Tra le debolezze, dove abbiamo annoverato la scarsa esperienza di Kovac, dobbiamo considerare anche l’esclusione di Simunic (per via del gesto razzista che lo ha visto coinvolto di recente) che potrebbe costare qualcosa per quanto riguarda il reparto difensivo, dove Kovac può contare su un solo centrale di caratura internazionale, ossia Lovren. A completare il reparto ci saranno comunque gli esperti Srna e Pranjic, assieme all’evergreen Pletikosa. L’obiettivo, annunciato da Kovac, è quello di godersi la manifestazione e fare «del nostro meglio» e, forse, giocare a «mente libera» potrebbe permettere ai Vatreni di essere una delle sorprese della competizione. Tuttavia, andare oltre gli ottavi potrebbe risultare più che un’impresa, con Germania e Spagna che probabilmente passeranno il proprio girone come «prima della classe» e sono tra le favorite per la vittoria finale.