2014
Tre scudetti, tre stelle, tre cifre e tre gol: Juventus mostruosa, Cagliari affossato
L’ampia e dettagliata sintesi di Juventus – Cagliari
SERIE A JUVENTUS CAGLIARI SINTESI – Questo pomeriggio alle ore 15.00 allo Stadio Juventus Stadium di Torino è andata in scena la sfida tra Juventus e Cagliari per la trentottesima giornata di Serie A, l’ultima di questo campionato. Le due squadre hanno smesso da poco di darsi battaglia, andiamo a vedere come si sono comportati i giocatori in campo: ecco una dettagliata sintesi dell’incontro.
PRIMO TEMPO – La partita inizia a spron battuto perché Tevez ha una bella occasione su un erroraccio di Astori ma Silvestri fa buona guardia e su rinvio è Ibarbo a impegnare un reattivo Buffon. Il match si sblocca al nono con una punizione stupenda di Pirlo che batte sulla traversa e poi sulla schiena di Silvestri per l’uno a zero bianconero. E’ un dominio quello della Juventus, certificato sei minuti dopo dal gol del raddoppio di Llorente, è bravo il basco a farsi largo in area su corner dopo un’indecisione della difesa sarda e a beffare il portiere in uscita con un tocco di piatto destro. La Juventus gioca un gran calcio nonostante la resistenza del Cagliari non sia poi così ferrea, la palla stazione sempre al limite dell’area rossoblu ma in contropiede è Dessena a poter accorciare le distanze, peccato però che dopo lo splendido lavoro di Cossu ci sia Buffon a dire di no al centrocampista. I padroni di casa tengono bene il campo e fanno male ogni volta che vanno avanti, come al 37′ quando Asamoah da trenta metri trova una bella parata di Silvestri. Il portiere però non può far nulla sul golazo di Marchisio pochi minuti dopo, il centrocampista stoppa e si gira segnando una rete splendida. E’ ancora Silvestri però a mettersi in luce su Asamoah e Tevez prima della fine del primo tempo.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa il primo quarto d’ora è dedicato alla standing ovation e alla coreografia per Conte, anche se a un certo punto uno striscione ha scatenato le ire del popolo bianconero: uno striscione con su scritto “Speziale Libero” ha causato fischi e contestazioni da tutto il resto dei tifosi e dopo pochi minuti e qualche coro evitabile è stato rimosso. La partita non ha proprie niente da dire nella ripresa, solo girandole di cambi (esordio per Loi, classe 1996, nelle file dei sardi) e applausi per Conte e i giocatori bianconeri. Finisce così tre a zero, la Juventus centra il terzo scudetto di fila e la terza stella arrivando alla tripla cifra: centodue punti e record italiano e europeo. C’è gioia anche per l’arbitro Bergonzi, che è arrivato all’ultima partita e dovrà lasciare per limiti di età dopo una luminosa carriera.