2014
Milan: Berlusconi punta su Spalletti, poi rivoluzione
Le ultime sui possibili affari della società rossonera per la prossima stagione.
CALCIOMERCATO MILAN – Dopo tre anni il Milan torna ad aggiudicarsi un derby. Un successo che alimenta il paradosso rossonero, perché, sebbene Clarence Seedorf abbia risollevato le sorti della squadra, sembra ormai deciso il suo destino. Sembrava quasi certa l’investitura di Filippo Inzaghi con Mauro Tassotti “tutor”, ma sono emersi dubbi sulla candidatura dell’allenatore della Primavera, che potrebbe non essere pronto per la ricostruzione del club e che potrebbe non contare su Tassotti, che sembra più propenso a seguire Massimiliano Allegri nella sua avventura al Tottenham. In crescita le quotazioni, invece, di Roberto Donadoni, che ha svolto un lavoro eccellente a Parma, ma questa ipotesi non entusiasma particolarmente il presidente Silvio Berlusconi, che, come riportato dal “Corriere dello Sport”, avrebbe avuto già contatti con Luciano Spalletti.
LE STRATEGIE – Le manovre sul mercato dipenderanno inevitabilmente dalla nomina del nuovo allenatore, ma nel frattempo verranno sistemate alcune situazioni: una formalità il rinnovo di Abbiati, da stabilire le sorti di Agazzi, che potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio, mentre andranno via Amelia e Coppola. A fine stagione si concretizzerà anche l’addio di Emanuelson, ma attenzione a Rami e Taarabt, perché la società rossonera non ha i 14 milioni di euro da investire per il loro riscatto rispettivamente da Valencia e Queen’s Park Rangers. L’amministratore delegato Adriano Galliani punta su uno sconto, ma se si dovesse arrivare ad un bivio allora entreranno in gioco tanti aspetti per scegliere tra uno dei due: il modulo e le volontà dei singoli, ad esempio. Da risolvere poi la comproprietà di Poli, per il quale sembra facile un accordo con la Sampdoria, con cui il Milan è in buoni rapporti. Infine, bisognerà definire il futuro di Niang e Nocerino, che torneranno rispettivamente da Montpellier e West Ham: difficile che restino, probabile che vengano piazzati altrove e il francese piace al Saint-Etienne.