2014
Coppa Italia, le autorità: «O si gioca, o l’inferno»
Fiorentina e Napoli in campo per decisione di prefetto e questore: i due avevano ben chiara la situazione
PECORARO MAZZA FIORENTINA NAPOLI – Alla fine si è giocato: nonostante gli scontri, nonostante un ferito grave, nonostante tutto Fiorentina e Napoli sono scese in campo ieri sera per la finale di Coppa Italia. Quanto questa decisione sia stata giusta o meno non sta a noi decretarlo adesso, ciò che fa specie è la pressione con cui le autorità hanno deciso di far giocare la gara, come riportato da “La Repubblica”, che riporta di un dialogo tra il prefetto di Roma Pecoraro e il questore Mazza.
O COSI’, O L’INFERNO – Stando a quanto trapelato, le due autorità insieme avrebbero convenuto di far giocare la partita: a loro spettava la decisione finale, che è arrivata con circa 45 minuti di ritardo rispetto all’inizio programmato del match. Il motivo? Semplice e crudo, rintracciabile nelle parole pronunciate da uno dei due: «Se non si gioca, qui sarà l’inferno». Segnale evidente che ieri sera, all’Olimpico, non era in programma una partita di calcio, ma una vera e propria guerra senza quartiere.