Juventus, Conte a Sky: «Siamo vicini allo Scudetto. A Garcia dico che...» - Calcio News 24
Connect with us

2014

Juventus, Conte a Sky: «Siamo vicini allo Scudetto. A Garcia dico che…»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

conte antonio esulta (pugni chiusi) ifa

SASSUOLO JUVENTUS CONTE – E’ da poco giunta al termine la gara tra Sassuolo e Juventus valida per la giornata numero trentacinque del campionato italiano di Serie A. Al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia le due squadre hanno smesso di darsi battaglia e ai microfoni di “Sky Sport” qualche istante dopo il triplice fischio ha parlato il tecnico dei bianconeri Antonio Conte.

LA FESTA SCUDETTO E LE AMBIZIONI – «Non era una festa Scudetto, c’è ancora possibilità per chi insegue e noi dovremo essere bravi nella prossima partita a chiudere ogni discorso. Abbiamo fatto un passo in avanti ma allo stato attuale c’è ancora speranza per chi insegue. La corsa al gol di Llorente? Esultavo perchè stiamo raggiungendo il terzo Scudetto consecutivo. Sento dire che il campionato della Roma è stratosferico, ma noi siamo in semifinale in Europa League e a + dalla Roma e non saprei che aggettivo trovare per il nostro campionato. Giovedì giocheremo in 12, il pubblico deve darci una mano e dovranno essere loro a scendere in campo con noi. Per la Juventus, tutto quello che fa diventa un obbligo, se vinceremo l’Europa League diventerà una coppetta, se usciremo la Juve non è pronta per l’Europa».

LA RISPOSTA A GARCIA – «Il nervosismo? Io ho vinto una Supercoppa italiana, sono a +8 dalla seconda e in semifinale di Europa League e quelli nervosi dovrebbero essere altri perchè sento parlare di cultura ma con quelle dichiarazioni mi sembra essere tornati indietro perchè stanno alimentando la cultura del sospetto con questa storia degli aiutini e del poco impegno delle altre contro di noi».

I RECORD – «Mi ha eccitato tantissimo questo percorso incredibile, se penso al primo anno quando abbiamo vinto ribaltando i pronostici, il secondo anno è stato una conferma, il terzo un obbligo. Questo è un periodo esaltante e dobbiamo viverlo al massimo e in simbiosi con i nostri tifosi. Loro giovedì dovranno essere il dodicesimo uomo in campo. Zaza? E’ cresicuto tanto, è un giocatore forte, lo avevamo studiato ma ci ha fatto male proprio in quella maniera. Faccio i complimenti a lui e al Sassuolo perchè giocano bene a calcio e meritano la salvezza».

TEVEZ – «Non è facile tenere sulla corda i calciatori per 3 anni di seguito. Penso che riuscire a dare degli input, a dare voglia e carica a questi giocatori non era semplice. Io ci ho messo del mio ma alla base ci sono loro i calciatori ma soprattutto gli uomini. Il presidente ci ha chiesto di centrare questo traguardo storico, è un presidente giovane e riuscire a fare qualcosa che non sono riusciti a fare in precedenza suo papà e suo nonno sia qualcosa di straordinario ed è la dimostrazione che anche se si è giovani ma si ha ottime idee si possono fare grandi cose».

IL PARAGONE CON MOURINHO – «Io il Mou italiano? Io ho sempre avuto determinati atteggiamenti, da quando ho iniziato ad allenare ad Arezzo, senza guardare X e Y, vivendo la mia professione con grande entusiasmo e partecipazione e questo credo che sia apprezzato dai miei calciatori. Il mio ruolo? Mi trovo bene da prima punta ma magri con una punta vicino e girarci attorno potrei anche far bene ma ancora è presto perchè sono al primo anno di Serie A».