2014
Dal prato alla panchina, senza passare dal “Via”
Giggs, Seedorf, Mancini, Vialli & co: quando il calciatore diventa allenatore
FOCUS ALLENATORI GIOCATORI – Esordio con vittoria per Ryan Giggs sulla panchina del Manchester United, ma non è stato facile per il nuovo allenatore preparare la partita contro il Norwich: «Mi sono divertito. Sono soddisfatto per la prestazione, ma la notte scorsa non ho dormito» ha dichiarato dopo la prima gara di campionato in panchina con i Red Devils. Per chi fosse stato su Marte negli ultimi sette giorni, lo scorso 22 aprile, Ryan Giggs, è stato nominato allenatore-giocatore del Manchester United, per traghettare la squadra fino al termine della stagione dopo l’esonero di David Moyes, di cui il gallese era già assistente tecnico. Spesso la storia del calcio, sopratutto nell’ultimo ventennio, ha raccontato storie di calciatori passati direttamente in panchina, sia appendendo definitivamente le scarpette al chiodo, sia nella temporanea veste di giocatore-allenatore.
CLARENCE – Il caso più recente, che riguarda in prima persona il campionato italiano di Serie A, è quello di Clarence Seedorf. Da calciatore, è stato l’unico ad aver vinto il prestigioso titolo di Champions League con tre squadre diverse, vale a dire Real Madrid, Milan e Ajax. In Italia, invece, ha militato con le maglie di Sampdoria, Inter e Milan prima di trasferirsi per una nuova avventura in Sudamerica, disputando due campionati con la maglia del Botafogo. Il 14 gennaio del corrente anno, Seedorf, in conferenza stampa, annuncia l’addio al calcio giocato per lanciarsi in una nuova avventura, visto che due giorni dopo viene presentato ufficialmente come nuovo allenatore del Milan, firmando un contratto fino a giugno 2016. Il tecnico olandese, nell’opera di sistemare la stagione rossonera dopo l’esonero di Massimiliano Allegri, sta avendo ottimi risultati con il suo 4-2-3-1, permettendo una grande rincorsa dei meneghini verso la conquista di un posto in Europa League, con tre giornate di campionato ancora tutte da disputare, tra cui il prestigioso derby stracittadino con l’Inter, in programma la prossima settimana, anche se la riconferma è ancora tutta da decifrare.
COPPIA GOL – Destino in panchina anche per la coppia gol dello storico scudetto della Sampdoria, vale a dire Roberto Mancini e Gianluca Vialli, ma con percorsi e scelte differenti. Dopo gli ultimi anni da calciatore alla Lazio, infatti, il ‘Mancio’, appena ritiratosi dal calcio giocato, affianca come vice il tecnico Sven Goran Eriksson nella prima stagione del Duemila, per poi essere ingaggiato dalla Fiorentina a stagione in corso per guidare la squadra, orfana del turco Fatih Terim. Il ruolo da primo allenatore, nonostante il mancato possesso del ‘patentino’, creerà un vero e proprio affaire tra i media italiani, anche se la carriera di Mancini proseguirà alla guida di Lazio, Inter, Manchester City e Galatasaray con ottimi risultati, addirittura vincendo tre scudetti consecutivi sulla panchina del club nerazzurro. Chi, invece, ha iniziato col botto la carriera di tecnico per poi preferire altre strade, è Gianluca Vialli, nominato allenatore-giocatore del Chelsea nel febbraio del 1988: riuscirà a vincere Coppa di Lega e Coppa delle Coppe in una sola stagione e successivamente la Supercoppa Europea del 1998-1999 e il Charity Shield del 2000-2001, prima di chiudere l’esperienza da allenatore con il Watford di Elton John nella stagione successiva.
DALL’EST CON FURORE – Esperienza simile a quella di Vialli fu quella di Ruud Gullit, che da calciatore costituì insieme a Frank Rijkaard e Marco Van Basten, il trio olandese che rimase impresso nella mente di tutti gli appassionati di calcio con il Milan, a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Nel 1996-1997, invece, il ‘Tulipano Nero’, in quel momento un calciatore del Chelsea, assunse la doppia carica di giocatore-allenatore della formazione londinese, portando i Blues alla conquista della Fa Cup, di cui diverrà il più giovane allenatore a conquistare il trofeo. Attualmente è allenatore del Terez Groznyj. Avventura ad Est vissuta anche da uno dei terzini più forti della storia del calcio, il brasiliano Roberto Carlos. L’ex Real Madrid, infatti, dopo un primo periodo come calciatore dell’Anzhi, club del Daghestan, ricoprirà per un periodo di tempo la doppia veste di calciatore e assistente allenatore, mentre attualmente ha un contratto biennale in essere alla guida del Sivasspor.
CHOLO – Questi appena elencati sono solamente alcuni degli esempi di calciatori passati direttamente al ruolo in panchina. Ad esempio Diego Simeone, considerato tra i migliori allenatori del panorama mondiale, nel 2006, dopo metà stagione a centrocampo, diverrà l’allenatore del Racing Avellaneda: la sua carriera proseguirà con Estudiantes, River Plate, San Lorenzo, Catania, di nuovo il Racing Santander fino a diventare l’allenatore dell’Atletico Madrid, attualmente in corsa per un posto nella finale di Champions League. A dimostrazione che, ancor prima di tutto, gli allenatori, spesso, sono tali già in campo.