Poco genio e tanta sregolatezza: Marko Livaja saluta Bergamo dopo un anno e mezzo di fuoco - Calcio News 24
Connect with us

2014

Poco genio e tanta sregolatezza: Marko Livaja saluta Bergamo dopo un anno e mezzo di fuoco

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

livaja atalanta aprile 2014 ifa

Prestazioni deludenti unite a tanti ‘colpi di testa’ extracalcistici: tifosi e società spazientiti

ATALANTA SERIE A LIVAJA – Addio Bergamo. Dopo un anno e mezzo – ricco, per la verità, più di bassi che di alti – Marko Livaja lascerà l’Atalanta. Lo ha deciso la società, stanca delle troppe bravate del giovane croato, potenziale campione sulla carta, ma, sin qui, solamente un grattacapo in più da gestire. Arrivato nella scorsa finestra invernale di mercato, il talento di Spalato non ha faticato a guadagnarsi spazio in squadra, nonostante la giovane età. Probabilmente perché, senza voler esagerare, stiamo parlando di uno dei giocatori più forti tecnicamente che siano passati da Bergamo negli ultimi 10 anni. Fiammate di classe, però, alternate e ostacolate da ‘colpi di testa’ extracalcistici: il primo, in ordine di tempo, nel marzo del 2013. Diverbio con Colantuono in allenamento per un fallo non fischiato, doccia anticipata ed esclusione dai convocati. Nulla in confronto a ciò che succederà due mesi più tardi, quando Livaja colpisce con un pugno Radovanovic, sempre durate una seduta a Zingonia, finendo fuori rosa. Scuse, reintegro e nuova stagione: nuovo Livaja? Neanche per scherzo. Quella che doveva essere l’annata della definitiva consacrazione, in realtà, è stata una grande delusione: a nulla è servito il tentativo di Colantuono di cambiare modulo per esaltarne le sue qualità, passando al 4-3-3. Partito in sesta in Coppa Italia contro il Bari  – doppietta nel 3-0 finale – il croato ha trovato sempre meno spazio, chiuso dall’esplosione di Moralez e dal ritorno al collaudato 4-4-1-1. Un gol inutile contro il Parma e uno, pesantissimo, con il Bologna, che è valso tre punti vitali ai fini della classifica. Poi poco altro, eccezion fatta per prestazioni che hanno finito per spazientire buona parte dei sostenitori nerazzurri, irritati per l’atteggiamento a tratti persino insolente dell’attaccante croato.

ATTO SECONDO – Poi, dopo il mancato trasferimento al Catania nella finestra di mercato invernale – dove avrebbe raggiunto suo fratello Mirko -, l’escalation delle ‘Livajate’, iniziate il 6 gennaio, giorno della partita con il Milan (persa 3-0), a cui il croato non ha preso parte perché reduce da un virus intestinale. Nonostante la settimana difficoltosa, Livaja non ha però perso occasione per farsi immortalare, a poche ore dalla gara con i rossoneri, in un ristorante di Milano insieme, oltre che ad alcuni amici, ad un bel pezzo di carne. Una bravata a cui l’Atalanta non ha voluto dare peso, a differenza di quanto successo il mese successivo a Udine: «Atalanta B.C. comunica che il calciatore Marco Livaja è stato momentaneamente collocato fuori rosa per motivi disciplinari. Il predetto calciatore, durante il secondo tempo della gara di Serie A Udinese-Atalanta, si rifiutava di prendere parte agli esercizi di riscaldamento dei calciatori in panchina».

 

IL GRAN FINALE – Fino ad arrivare al post partita della gara con il Verona: insulti e minacce, a testimonianza di un amore, quello con il popolo bergamasco, mai sbocciato. E nonostante le scuse arrivate nelle scorse ore, la maggior parte dei tifosi nerazzurri non ha gradito il comportamento del croato. Che, adesso, resterà lontano da Bergamo, anche e soprattutto per evitare tensioni con i tantissimi tifosi che sarebbero stati pronti a recarsi a Zingonia per chiedergli spiegazioni. Livaja e l’Atalanta: un anno e mezzo di fuoco, terminato con un incendio difficilmente domabile.

(Ecco una delle tante immagine che circola su internet in queste ore e testimonia la rabbia dei tifosi dell’Atalanta nei confronti di Livaja)