Chelsea, Mourinho sempre più Special: «Il suo segreto…» - Calcio News 24
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2014

Chelsea, Mourinho sempre più Special: «Il suo segreto…»

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mourinho giubbotto champions marzo 2014 ifa

Record del tecnico portoghese, che ha conquistato l’ottava semifinale in dieci anni.

CHAMPIONS LEAGUE CHELSEA MOURINHO – Si sprecano i complimenti per José Mourinho dopo il successo sul Paris St Germain e il conseguente accesso alla semifinale di Champions League. L’ottava in dieci anni per l’allenatore del Chelsea, che ha superato tutti i suoi colleghi. Nessuno come lui e ci è riuscito con quattro squadre diverse: Porto, Chelsea, Inter e Real Madrid. Contro il PSG non ha vinto perché aveva la squadra più forte, ma perché ha fatto credere alla sua squadra che la rimonta fosse possibile. E così è stato. «Avevamo preparato tutti gli scenari: l’1-0, il 2-0, il 3-0, che cosa avremmo fatto se fosse entrato Ba e come avremmo gestito gli ultimi dieci minuti», ha raccontato il capitano John Terry. «Il trionfo di Mourinho», ha titolato il “Daily Telegraph”, mentre il “Times” ha parlato di «tocco magico di Mourinho». E il Corriere dello Sport ha interpellato due tecnici italiani per rispondere alla domanda: “E’ il migliore tra gli allenatori?”

DEL NERI – «Mi è piaciuta la frase che ha detto a caldo: ha avuto culo. Ma la fortuna uno deve meritarla. Lui è un grandissimo allenatore, sa motivare come nessun’altro il gruppo. Tutto quello che ha vinto se l’è meritato. Quella del lancio lungo è una scelta sua, ponderata, provata, lo faceva anche all’Inter… Nei momenti di difficoltà piazzava Materazzi nell’area avversaria. E’ una scelta, non un caso. Poi, certo, conta anche un pizzico di fortuna. E’ un coraggioso perché ha rischiato e ha vinto meritatamente».

ULIVIERI – «Stiamo parlando di altissimi livelli, ma c’è parità di valori con altri colleghi. Penso ai nostri: Ancelotti, Spalletti, Capello. Segreto di Mou? Il meticciato. Ha girato tanto. Conosce, studia. Il segreto è l’incontro tra le culture. Tra i ragazzi che fanno il corso per diventare allenatore quest’anno c’è n’è uno che è stato suo giocatore. Non un big, uno che non giocava tanto. Questo ragazzo mi ha detto: “Ulivieri, io per Mourinho mi sarei buttato nel fuoco”. E se lo dice un panchinaro vuol dire che ha fatto bene il suo lavoro».