La Juve batte il Livorno con il minimo sforzo grazie a Llorente - Calcio News 24
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2014

La Juve batte il Livorno con il minimo sforzo grazie a Llorente

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conte antonio esulta (braccia al cielo) ifa

Il “Re Leone”, con due acuti, permette alla Juve di conquistare i tre punti

La Juventus batte il Livorno con il minimo sforzo e ora può concentrarsi sul ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Lione. L’assoluto protagonista della serata è stato Llorente, autore della doppietta che ha permesso ai campioni d’Italia di portare a casa i tre punti e volare a quota 84, staccando nuovamente la Roma, tornata a -8. E pensare che la serata non era iniziata nel migliore dei modi, con Emeghara bravo a scaldare i guanti a Buffon e a far capire alla sua squadra che senza la giusta cattiveria si rischia. Ovvio che la Signora, dopo quel primo acuto, abbia registrato il messaggio ed abbia iniziato a macinare gioco.

Al 6’ Tevez triangola con Llorente ma poi spara addosso a Bardi che ringrazia. Al 19’ Pogba fa fuori due avversari, va sul fondo e mette in mezzo per l’accorrente Chiellini che dal limite calcia altissimo sprecando la prima vera ghiotta occasione per i padroni di casa. Al 32’ la svolta: Llorente stoppa benissimo il cross rasoterra di Tevez, aggira Valentini ed insacca con una bordata imprendibile sotto la traversa: 1-0 e partita in discesa. Tre minuti dopo lo stesso spagnolo chiude il match sfruttando l’angolo di Pirlo e la papera di Bardi che non riece a trattenere il colpo di testa tutt’altro che irresistibile. La reazione dei toscani è tutta nel tiro cross di Siligardi che Buffon al 42’ controlla agevolmente a terra. Prima dell’intervallo c’è ancora il tempo per ammirare il gran tiro di Tevez “alla Del Piero” che sfiora l’incrocio.

Nella ripresa, ovviamente, la Juve gioca sul velluto e controlla il match corricchiando come fose un allenamento. La prima occasione, però, è degli ospiti che con Siligardi su punizione sfiorano la traversa. Al 12’ Pirlo cerca la gloria personale ma il suo tiro è completamente sbilenco. Sessanta secondi dopo Buffon deve volare sotto l’incrocio per disinnescare la bomba di Duncan. Poi, ad eccezione del tiro di Benassi in bocca a Buffon a 27’ e quello di Pogba in bocca a Bardi un minuto, dopo non succede più nulla ad eccezione del quasi rigore su Marchisio. Peccato che Gervasoni, al 95’ esatto, non se la sia sentita di fischiarlo. Sarebbe stato il probabilissimo 3-0 per la Vecchia Signora.