2013
Del Neri: «Juventus da tris, Sampdoria spensierata»
Sampdoria-Juventus sotto la lente d’ingrandimento del doppio ex.
SAMPDORIA JUVENTUS DEL NERI – Forzatamente fuori dai giochi, Gigi Del Neri deve godersi dal divano di casa la prossima stagione, in attesa di una chiamata. L’allenatore vivrà da doppio ex la sfida tra Sampdoria e Juventus: riuscì a condurre i blucerchiato in Champions League nel 2010, mentre lasciò senza Europa i bianconeri nella stagione successiva.
«Sono state due realtà che ho vissuto di seguito, una estremamente positiva e una scandita da tante difficoltà, tipiche dei grandi cambiamenti. Sampdoria? Raggiungemmo un risultato storico, che mancava dai tempi di Vialli e Mancini: determinanti la coesione, la forza del gruppo, le qualità di Pazzini e Cassano. Juventus? Dovevamo aprire un ciclo, ma le cose non sono andate come avremmo voluto: i tempi non erano maturi e i risultati non sono stati quelli che il popolo juventino esigeva giustamente. Nessun pentimento, però: giudico comunque positiva l’esperienza e sono contento di aver potuto allenare la squadra bianconera. Mi tengo stretti il lancio di Sorensen, che non aveva ancora diciott’anni, e il ritorno di Buffon a livelli mondiali dopo sei mesi di stop per l’operazione alla schiena post mondiale. Hanno pesato gli infortuni, la poca esperienza e le fatiche dell’Europa League. Rotti gli equilibri, abbiamo buttato via un’infinità di partite…», ha raccontato l’allenatore al “Corriere dello Sport”, dove ha commentato i successi bianconeri: «Favorita per lo scudetto? Dopo averla vista contro la Lazio, direi proprio di sì: ha qualità e carattere, è ben forgiata dall’allenatore, possiede sicurezze che mancano ad altre squadre e si è rinforzata con intelligenza. Difficile scalzarla. Champions League? Non sempre vince chi spende di più: il gioco, la personalità e gli investimenti oculati possono cambiare le gerarchie. Tevez è stato un affarone».
Sulle rivali, invece, Del Neri ha effettuato una breve analisi: «Il Napoli ha perso Cavani ma ha fatto grandi acquisti, Higuain su tutti, e ha scelto un allenatore con idee molto chiare. L’Inter ha cambiato poco, ma avrà un modello nuovo: Mazzarri sa fare il suo lavoro. Il Milan, avendo riconfermato l’intelaiatura dell’anno scorso, è forse la squadra che si avvicina di più alla Juve per continuità e convinzione. Poi la Roma, la Lazio e naturalmente la Fiorentina di Montella: ha entusiasmo e gioventù, può contare su Gomez e Rossi, se sfuggirà alle pressioni potrà fare benissimo».
Del Neri, infine, ha provato a prescrivere una ricetta alla Sampdoria per sorprendere la Juventus: «La spensieratezza, semplicemente: può trovarla perché ha bravi giovani, da Obiang a Gabbiadini, e “vecchietti” come Palombo in grado di guidarli. Più un allenatore che sa insegnare calcio. Già nella stagione scorsa, ha battuto due volte i bianconeri. Contatti con le due dirigenze? Con i doriani sì, sono stato anche al trofeo Garrone. Con i bianconeri ho meno rapporti, le strade a volte si dividono, però guardo la Juve con grande simpatia e sono contento di averla allenata».